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Approfondimenti Servizi

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  • Pulizie Post Mortem

    by Redazione in Approfondimenti Servizi
    post mortem

    Decontamina gli ambienti in cui era
    presente un cadavere! Non Rischiare!

    Grazie alla nostra esperienza, garantiamo SOLO trattamenti rivolti alle pulizie post mortem per la bonifica e sanificazione!

    Logo - Targa di immatricolazione del veicolo
    Richiedi un preventivo

    Senza dubbi avrai già sentito parlare o avrai richiesto un servizio di pulizie post mortem. Si tratta di interventi mirati, nel caso in cui, ci si trovi difronte alla decomposizione di un cadavere in un’abitazione, qualunque sia la causa del decesso. 

    Ovviamente, in questi casi si renderà necessario intervenire con pulizie post mortem, per la bonifica e la sanificazione degli ambienti contaminati, possibili vettori di virus e batteri.

    La presenza di un cadavere all’interno di un’abitazione o strutture pubbliche, assistenziali e sanitarie la cui morte può essere naturale, causata da un incidente, omicidio o suicidio, impone la decontaminazione e sanificazione degli ambienti, effettuata da ditte specializzate per evitare la diffusione di batteri e infezioni.

    Diventa fondamentale effettuare pulizie post morte, con conseguente sanificazione e bonifica, soprattutto nella delicata situazione sanitaria di pandemia globale da Covid-19 he stiamo affrontando, infatti, la stessa decomposizione di un cadavere e la conseguente bonifica rappresenta un rischio per la popolazione, in modo specifico per operatori sanitari ed esperti forensi: maggiormente a rischio di contaminazione, specialmente durante le procedure post mortem.

    Il nostro servizio di pulizie post mortem è rivolto a:

    • Abitazioni
    • Alberghi e strutture ricettive
    • Asili, scuole e università
    • Case di detenzione
    • Istituti bancari
    • Ospedali e studi medici
    • Palestre e centri benessere
    • Studi professionali
    • Uffici pubblici e professionali

    Servizio di Pulizie Post Mortem

    I corpi in decomposizione di una persona morta vengono intaccati da virus e microrganismi molto pericolosi a livello igienico e sanitario, oltre a emettere cattivi odori, che rendono l’aria irrespirabile.

    Inoltre, possono portare alla diffusione di malattie e infezioni molto gravi per la salute delle persone. Per tali ragioni, è indispensabile sanificare i locali in cui è avvenuto il decesso, affidando il lavoro ad aziende esperte, come la nostra, che saprà garantire un valido servizio di pulizie post mortem, sanificazione e bonifica solo con attrezzature professionali e personale esperto.

    Grazie alla presenza di operatori competenti e qualificati, eseguiamo interventi diretti a ripristinare la salubrità dei locali, ricorrendo a metodi e strumenti innovativi ed effettuando il lavoro nel rispetto delle norme di legge. che consentono di decontaminare e sanificare ambienti pubblici e privati in tempi rapidi e arrecando il minimo disagio alle persone. 

    In ogni tipo di contesto, sia in caso di morte naturale o di una scena del crimine, risulta evidente la necessità di una pulizia approfondita dei luoghi con morti o corpi in decomposizione, chiamata sanificazione o bonifica post mortem. 

    Bonificare e sanificare gli ambienti significa eliminare le tracce di sporco visibile ma anche virus e batteri presenti, per evitare malattie e problemi igienico-sanitari. 

    Come viene effettuato il nostro servizio di pulizie post mortem?

    Rimozione dello sporco: microbi e batteri vengono inglobati nella sporcizia, quindi prima di procedere alla disinfezione occorre ridurre la carica batterica e con detergenti specifici è possibile ridurla del 90%.

    Utilizzo di disinfettanti specifici: in questa fase vengono eliminati i microrganismi patogeni e non patogeni; a seconda dell’agente patogeno da eliminare viene scelto il disinfettante più adatto.

    Risciacquo accurato: questo step che deve essere assolutamente accurato allo scopo evitare di lasciare eventuali residui di disinfettante.

    Bonifica Post Mortem

    Le pulizie post mortem prevedono la rimozione di materiale organico o fluidi corporei e di tutto ciò che è stato a contatto con il cadavere. Si tratta di rifiuti speciali che devono essere trasportati in un centro autorizzato per lo smaltimento e incenerimento, per evitare dispersioni nell’ambiente, che possono comportare rischi biologici pericolosi per la salute delle persone.
    Una volta rimossi questo genene di residui, si procede con il trattamento delle superfici per togliere macchie di sangue, sporco e ogni altro genere di impurità, il lavaggio dei pavimenti e rivestimenti con disinfettanti specifici e per concludere la sanificazioni con ozono o perossido di ossigeno, indispensabile per debellare ogni genere di microrganismo, decontaminare in maniera ottimale l’ambiente e purificare l’aria dai cattivi odori.

    Per le pulizie post mortem è possibile rivolgersi ai nostri esperti che vantano una lunga esperienza nel campo delle sanificazioni, in grado di effettuare con prodotti certificati e di ottima qualità, in grado di neutralizzare i microrganismi presenti nell’ambiente, in modo efficace e tempestivo.

    Infezioni e agenti patogeni rappresentano un vero pericolo per gli operatori che intervengono sui defunti: infatti, le sale attrezzate per le autopsie rappresentano un agglomerato di potenziali virus. 

    In questo delicato periodo, le misure di prevenzione già presenti sono diventate ancora più rigorose. Il pericolo di malattia e la facilità di trasmissione rendono le infezioni molto temute, soprattutto per chi si occupa di autopsie, in quanto, non solo il personale sarà esposto direttamente alle infezioni, ma le trasmetterà anche ad altri. 

    autopsia
    Autopsia

    Fase 1: Precauzioni Pre Autopsia

    Cadavere rigorosamente riposto in una sacca, con chiusura ermetica, così da non perdere eventuali liquidi corporei infetti.

    Gli operatori potranno maneggiare il corpo SOLO con DPI, disinfettare la sacca da trasporto, ancora prima di smaltirla e conservare il cadavere all’interno di un obitorio regolare, con ventilazione a parte.

    Fase 2: Pulizia Post Decesso

    Dopo l’autopsia, si passa alla fase di sanificazione, decontaminazione e pulizia post decesso: fondamentale per la sicurezza. La “contaminazione visibile”  dovrà essere rimossa completamente prima dell’inizio del processo di decontaminazione e dopo aver prelevato campioni organici da inviare al laboratorio per essere analizzati.

    Verrà poi eseguita la procedura di pulizia per contaminanti del sangue e dei fluidi corporei.

    Pulizia Post Mortem

    Non aspettare, decontamina l'ambiente!

    Effettua rapidamente pulizie post mortem
    Sanificazione e Bonifica

    Tutte quelle operazioni che riguardano la bonifica di infezioni provenienti da materiale organico o fluidi corporei, vengono gestite dalla Biosicurezza, rappresentano l’insieme di precauzioni standard (universali) per il controllo delle infezioni, come stabilito dal CDC degli Stati Uniti, dal National Institutes of Health, o dall’Organizzazione mondiale della sanità OMS.

    E’ spesso difficile accertare quali casi ospitano agenti infettivi o meno; proprio per questa ragione, le procedure di biosicurezza vengono svolte da personale altamente qualificato e specializzato.

    Zanzara - Controllo dei parassiti

    Sanificazione Post Mortem

    Il servizio di pulizia e bonifica post morte viene svolto utilizzando macchinari specifici per operazioni di pulizia profonda e detergenti idonei alla sanificazione delle superfici, capaci di rendere i locali idonei ad essere nuovamente abitati in sicurezza.

    Grazie alla professionalità e competenza del personale impiegato, anche situazioni in cui si ha a che fare con corpi in decomposizione e la relativa problematica di contaminazione, sono facilmente risolte.

    Infatti, a volte capita di trovare un cadavere dopo molto tempo, magari perché viveva in solitudine e nessuno ne ha denunciato la scomparsa. Spesso sono proprio i vicini di casa a richiedere l’intervento delle autorità competenti quando non vedono un vicino da molto tempo o sentono odori strani provenire da un appartamento.

    Si tratta di situazioni delicate dal punto di vista igienico, nelle quali solo persone specializzate ed esperte possono adoperarsi al meglio e con le attrezzature più idonee per assicurare la sanificazione ambientale.

    Anni di esperienza fanno si che il servizio sia svolto con la massima delicatezza, per ridurre al minimo i disagi delle persone coinvolte e al contempo permettere un rientro nei locali in totale sicurezza, purificando l’aria da odori sgradevoli e ogni superficie da qualsiasi traccia di liquidi biologici, così da evitare rischi per la salute.

    Contatta i nostri tecnici per una pulizia post mortem mirata e professionale, con accurati interventi di bonifica e sanificazione così da eliminare ogni forma di batterio e virus, dannosi per la salute. 

    Una semplice pulizia non riesce a sanare un ambiente

    Con la sanificazione potrai

    Eliminare rischio di infezioni e malattie

    come disturbi respiratori, riniti, allergie, asma e orticaria

    Eliminare virus
    e batteri

    particolato più sottile, smog fotochimico, spore delle muffe e solventi chimici volatili

    Eliminare odori e muffe definitivamente

    rendendo gli ambienti sani e salubri

    Blocca la diffusione di virus e batteri!

    Sanificazione Post Mortem!

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    Contattaci gratuitamente

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  • Dove Sono Soliti Nascondersi gli Scarafaggi?

    by Redazione in Approfondimenti Servizi
    Dove Sono Soliti Nascondersi gli Scarafaggi

    Gli scarafaggi possono dare vita a gravi infestazioni e prendere di mira diversi ambienti della casa, in particolare la cucina. Scopri dove possono nascondersi gli scarafaggi e cosa fare per risolvere il problema.

    Scarafaggi in casa: come individuarli?

    Trovare degli scarafaggi in casa purtroppo è un fenomeno molto comune poiché mantenere alla larga questo parassita non è affatto facile. Generalmente gli scarafaggi prediligono le abitazioni private in quanto vanno alla ricerca di residui di cibo ma possono anche rappresentare un serio pericolo per edifici pubblici ed industriali.

    La deblattizzazione professionale eseguita dalle aziende specializzate in questo settore è l’unico modo per gestire un’infestazione da blatte ed evitare un’ulteriore diffusione.

    • Scarafaggi dove si nascondono?

    Gli scarafaggi sono molto abili nel nascondersi in quanto prediligono gli ambienti bui e poco illuminati dove possono passare inosservati. Generalmente vengono avvistati in prossimità dei lavandini, delle tubazioni o della spazzatura ma possono anche prendere di mira gli armadi e la cucina. Per questo motivo si raccomanda di mantenere sempre ben igienizzata la cucina e gli ambienti domestici onde evitare di attirare questi ospiti indesiderati.

    L’infestazione da scarafaggi è un problema serio che può portare a delle conseguenze, trattandosi di una specie portatrice di virus e batteri. Dunque, se si avvistano degli esemplari è indispensabile agire immediatamente prima che possano deporre le uova e dare vita ad una grave infestazione.

    Mettersi immediatamente in contatto con una ditta specializzata in disinfestazione blatte è l’alternativa migliore per eseguire un attento sopralluogo ed eliminare il problema alla radice.

    Quali sono i segnali che indicano la presenza di blatte?

    Ci sono alcuni segnali che possono indicare un’invasione di scarafaggi. Come accennato, questa specie è solita rimanere nascosta nelle ore diurne ed è più attiva di notte al buio. Gli esemplari possono quindi rimanere nascosti a lungo dietro le tubature, gli armadi, i mobili o all’interno delle dispense della cucina.

    È possibile stabilire la presenza di blatte se ci si imbatte in esemplari vivi o morti, in bozzoli e residui di pelle, se si avvistano escrementi molto simili al caffè in polvere e se alcuni materiali come cartone e plastica risultano danneggiati.

    Le blatte sono particolarmente ghiotte della frutta matura e possono nutrirsi di questi alimenti o rosicchiare le confezioni dei cibi.

    Dove si nascondono gli scarafaggi?

    Le blatte trovano il loro habitat ideale in prossimità delle zone umide ed ecco perché è bene sempre controllare tutti i punti più nascosti del bagno dove si trovano le tubature. Anche le crepe e le fessure sono il rifugio perfetto per questi parassiti ed è bene monitorare tutte quelle aree calde dove vi è la presenza di acqua e materiale organico.

    Gli elettrodomestici che producono calore possono dare vita al nascondiglio ideale, a tal proposito bisogna controllare in prossimità del frigorifero, del microonde, del forno ecc. Infine, non bisogna sottovalutare gli intonaci, la carta da parati e i rivestimenti danneggiati. Se si sospetta un’infestazione da blatte occorre agire subito e debellare il prima possibile la presenza di questi animali pericolosi per la salute dell’uomo e degli animali domestici.

  • Lucidare plexiglass: sai come fare?

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: come lucidare plexiglass, come pulire plexiglass, lucidare plexiglass, lucidare plexiglass graffiato, lucidare plexiglass opacizzato, lucidare plexiglass opaco, lucidare plexiglass rigato, lucidatura plexiglass, pulizia plexiglass
    Bagno - Tenda da doccia
    Bagno - Tenda da doccia

    Creato per la prima volta nel 1933, il plexiglass è realizzato in acrilico ed è un’alternativa infrangibile e leggera al vetro. È flessibile e resistente, ma si graffia facilmente durante la pulizia: alcuni dei prodotti in commercio possono quindi rovinarlo. Sapere come pulire e lucidare il plexiglas farà in modo di non danneggiarlo e averlo sempre trasparente. Segui tutti i consigli professionali che posso darti gli operatori di 100 Mani, la migliore impresa di pulizie a Roma e in tutta la provincia.

    Come pulire il plexiglass

    Possiamo rimuovere la polvere e i detriti dal plexiglass usando un asciugacapelli impostandolo ad aria fredda, poiché il calore potrebbe danneggiarlo. Posizioniamo l’asciugacapelli con un angolo di 45 gradi a diversi centimetri dal plexiglass, facendo scorrere l’aria da una parte all’altra lungo la superficie.

    Rimuoviamo completamente la polvere prima di iniziare il processo di lucidatura: evitiamo di usare panni in microfibra perché, anche se questa non è un tessuto abrasivo, potrebbe graffiare la superficie se non ci siamo completamente liberati di qualsiasi particella.

    Come lucidare il plexiglass

    Bagnare il plexiglass con una soluzione a base di acqua e sapone per piatti, mescolando un cucchiaino di sapone in un litro di acqua. Inclinare il plexiglass a 45 gradi e versare delicatamente la soluzione sulla superficie. È bene eseguire questa procedura in un lavandino o in un luogo dove c’è l’acqua corrente.

    È inoltre possibile versare la soluzione in un flacone spray e spruzzarla delicatamente sul plexiglass, tenendolo sempre a un angolo di 45 gradi e lasciando che la miscela scorra lentamente sulla superficie. In questo modo si eliminano le particelle più piccole di polvere e sporco, preparando il vetro per la pulizia e la lucidatura.

    Prodotti per la lucidatura del plexiglass

    Bisogna evitare l’uso di prodotti con alcol o ammoniaca che potrebbero danneggiare in modo significativo il plexiglass. Evitiamo anche solventi come l’acetone, i liquidi per la pulizia a secco e detergenti o smalti granulosi. Anche se è meglio usare una miscela di acqua e sapone, ci sono alcuni prodotti che si possono acquistare specificamente per il plexiglass, come la pasta lucidante per vetri.

    Per lucidare il plexiglass utilizziamo un panno in microfibra per evitare graffi sulla superficie. I panni in microfibra non penetrano nei pori del plexiglass e non danneggiano o graffiano una volta che lo sporco è stato rimosso dalla superficie. Buone alternative al panno in microfibra sono la garza, la spugna, la flanella di cotone o qualsiasi altro materiale non abrasivo.

    Pulizia - Salute
    Scegliere sempre un panno in microfibra sulle superfici delicate.

    Pulire con cura il plexiglass bagnato con il panno in microfibra, assicurandosi di toccare solo le zone ancora inumidite dalla soluzione. Concentrarsi su punti particolarmente sporchi, facendo attenzione a non strofinare o applicare troppa pressione sulla superficie. Spruzzare la soluzione sulla superficie ed eliminare delicatamente tutte le macchie ostinate.

    Se, una volta asciugata, la superficie del plexiglass è ancora sporca, versare nuovamente la soluzione e ripetere il processo di lucidatura delicata con il panno in microfibra. Ripetere questo passaggio tutte le volte che è necessario.

    Lucidare il plexiglass opaco

    Pulire il plexiglass fino a quando non è lucido. Non lasciare che il plexiglass si asciughi all’aria o si sieda troppo a lungo mentre è bagnato, altrimenti rimarranno delle macchie d’acqua visibili. Se ci sono ancora delle macchie d’acqua, ripeti il ​​processo di pulizia. Le macchie d’acqua non sono più difficili da rimuovere rispetto allo sporco e alla polvere, e dovrebbero sparire facilmente.

    Lucidare il plexiglass opacizzato sarà un gioco da ragazzi seguendo questi consigli: vediamo invece come muoverci nel caso in cui dobbiamo lucidare il plexiglass rigato.

    Come lucidare il plexiglass graffiato

    In rete troverai moltissimi consigli su come rimediare al plexiglass rigato o graffiato: uno dei consigli più diffusi è quello di passare la pasta abrasiva. Consigliamo di utilizzarla come ultimo tentativo prima di sostituirlo.

    Contattaci gratuitamente

  • Come pulire il box doccia? Rendilo perfetto

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: calcare doccia, come pulire box doccia, come pulire box doccia incrostato, come pulire il box doccia dal calcare, come pulire il piatto doccia dal calcare, come pulire le fughe della doccia, come pulire piatto doccia in resina, come pulire una doccia molto sporca, come pulire vetri doccia, come pulire vetri doccia dal calcare, come pulire vetro temperato, come smontare box doccia, come sturare la doccia, come togliere la ruggine dal box doccia, pulire box doccia cristallo trasparente, pulire box doccia plastica, pulire vetri doccia, pulizia box doccia cristallo
    Bagno - Doccia
    Bagno - Doccia

    Come pulire il box doccia e lasciarlo splendente e trasparente? Come rimuovere il calcare? Come avere un piatto doccia sempre pulito e igienizzato? Vediamo insieme alcuni semplici metodi di pulizia che possono realmente fare la differenza. 

    Come pulire il box doccia?

    Come sa chi si è impegnato a pulire i vetri della doccia, non è facile liberarli dal calcare per farli tornare trasparenti. Un problema comune a ogni tipo di box doccia, sia con pareti in cristallo che in materiali plastici.

    Allora, prima di iniziare parlare di come pulire il vetro temperato, ad esempio, possiamo munirci di un piccolo tergivetro da tenere in bagno e da utilizzare dopo l’uso della doccia per asciugare con cura tutte le pareti.

    Questo piccolo accorgimento rallenterà di molto l’accumulo del calcare e il formarsi di quelle antiestetiche linee di calcare sulle pareti del box doccia.

    Il calcare nella doccia: un grande nemico

    L’acqua che esce rubinetti delle nostre case contiene sali di calcio e di magnesio che, secondo la quantità il grado di durezza dell’acqua, agiscono in vario modo sui nostri sanitari.

    Il riscaldamento dell’acqua provoca una reazione chimica e produce carbonato di calcio e magnesio, cioè il calcare. Non è infatti un caso che ci sia più calcare proprio nel box doccia, lì dove ci facciamo meravigliose docce calde.

    Per rispondere alla domanda su come pulire il box doccia dal calcare possiamo rifornire il nostro armadietto dei detersivi di prodotti anti calcare, da usare sempre con prudenza perché sono tutti a base acida e possono contenere sostanze nocive, o utilizzare i vecchi rimedi della nonna che non fanno male e continuano a funzionare.

    L’aceto bianco o di mele è la soluzione naturale al problema del calcare. L’acido acetico contenuto nell’aceto reagisce con il carbonato di calcio (il calcare) sciogliendolo e facendo pulizia nel box doccia.

    Possiamo riempire uno spruzzino con aceto bianco o di mele diluendolo in un po’ di acqua, per poi vaporizzarlo sulle superfici incrostate. Lasciamo agire qualche minuto e poi passiamo un panno umido di aceto.

    Pulire il soffione del box doccia

    L’aceto va benissimo anche per la pulizia dei soffioni del box doccia. Li svitiamo e li immergiamo in una soluzione di acqua e aceto in parti uguali e poi li lasciamo riposare per almeno un’ora o, se possibile, anche tutta la notte. Lo vedremo tornare come nuovo.

    Doccia - Rubinetto
    Scopri come rimuovere il calcare dal soffione della doccia.

    Come pulire il box doccia in plastica

    Per pulire il box doccia in plastica si può tranquillamente utilizzare la soluzione di acqua e aceto usata contro il calcare e per lo sporco dei normali saponi detergenti.

    Per le parti in plastica trasparenti è buona norma non utilizzare alcool che potrebbe opacizzare le superfici.

    Come pulire le fughe della doccia

    Grout - Rivestimento
    Pulisci in modo efficace le fughe dalla tua doccia.

    Tra le piastrelle della doccia si accumulano facilmente sporco e muffe, con un effetto non solo antiestetico ma soprattutto nocivo per la nostra salute. Anche qui, per eliminare il problema possiamo farci aiutare dai preziosi consigli della nonna.

    Qualche cucchiaio di bicarbonato di sodio sciolto in acqua calda e passato con una spugna ruvida, o meglio ancora con uno spazzolino tra le fughe delle piastrelle, le farà tornare candide. Munendosi di guanti e prestando attenzione potremo utilizzare anche dell’acqua ossigenata a 130 volumi.

    La candeggina è utile per sanificare le fughe e prevenire o eliminare le muffe. Riempiamo uno spruzzino di acqua e candeggina e poi lo utilizziamo sulla muffa. Facendo attenzione a proteggere le vie respiratorie, passiamo poi uno straccio ruvido o uno spazzolino.

    I rimedi naturali ci dicono come pulire una doccia molto sporca utilizzando metodi non inquinanti e non nocivi per la salute.

    Contattaci gratuitamente

  • Trucchi per pulire casa: metodi originali ed efficaci

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: borato di sodio, borato di sodio dove si compra, divani in tessuto sfoderabile, lucidare lavello acciaio, pulizia ferro da stiro, pulizia piastra ferro da stiro, soda da bucato, soda per bucato, tetraborato di sodio, trucchi per pulire casa
    Assicurazione - C. Don Filer Agency
    Assicurazione - C. Don Filer Agency

    Esistono dei prodotti che abbiamo in casa e che, per la maggior parte, usiamo molto spesso, senza sapere che grazie al loro aiuto possiamo risolvere degli inconvenienti. Scopriamo insieme i prodotti in questione e impariamo a usarli anche per dei piccoli interventi di pulizia della casa.

    Pulizia della piastra del ferro da stiro

    La pulizia della piastra del ferro da stiro può risultare particolarmente antipatica, ma forse non sai ancora che puoi renderla brillante come appena acquistata semplicemente con del paracetamolo. Vediamo come fare:

    La pulizia del ferro da stiro, almeno della piastra, risulta quindi molto facile e con un ingrediente totalmente inaspettato.

    Pulizia dei divani in tessuto sfoderabile

    Vediamo adesso come pulire le fodere dei divani con il borato di sodio, comunemente chiamato “borace“. Ecco gli ingredienti necessari:

    • 1/4 di tazza di borato di sodio
    • 1/4 di tazza di cristalli di soda
    • 1/2 di tazza di detersivo in polvere

    Una volta uniti tutti gli “ingredienti” sciogliamo in acqua molto calda, possibilmente all’interno della vasca da bagno. A questo punto prendiamo la fodera del nostro divano macchiata e la lasciamo per circa quattro ore. Risciacquiamo e staremo sicuri che questa soluzione ha rimosso tutti i batteri e le macchie dal tessuto.

    Borato di sodio: dove si compra?

    Il borato di sodio, che tecnicamente si chiama “tetraborato di sodio” può essere acquistato nei negozi di bricolage o per prodotti casalinghi.

    Soda da bucato: utilizzi

    La soda per bucato, ossia il “carbonato di sodio“, è particolarmente indicato per la pulizia della casa perché:

    • Igienizza
    • Sgrassa
    • Deterge
    • Sbianca
    • È ecologico
    • È economico
    • Neutralizza gli odori

    Lucidare il lavello d'acciaio con l'alluminio

    Un altro dei nostri trucchi per pulire casa che puoi adottare è quello di utilizzare un foglio di alluminio per rendere brillante il lavello in acciaio: vediamo come. Avrai bisogno di:

    • Un foglio di alluminio
    • Detersivo per piatti in pastiglie (cinque)

    Avvolgi il tuo lavello con dell’alluminio, riempilo per metà con dell’acqua calda, poi aggiungi cinque pastiglie di detersivo per i piatti. Il lavello tornerà nuovo.

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  • Come si pulisce l’argento? Scopri di più

    by Redazione in Approfondimenti Servizi, Pulizia della casa
    Tags: come lavare l'argento, come lucidare l'argento, come pulire argenteria, come pulire l'argento annerito, come pulire l'argento con metodi naturali, come pulire le posate d'argento, come sbiancare l'argento, come si pulisce l'argento, lucidare argento, pulire argento con bicarbonato e aceto, pulire argento con dentifricio, pulizia argento annerito, pulizia monete argento
    vasellame - Boccale
    vasellame - Boccale

    Sai come si pulisce l’argento? Noi di 100 Mani siamo specializzati nella pulizia di tutta la tua casa: segui i nostri preziosi consigli per avere una casa sempre al meglio.

    Come pulire l'argento con metodi naturali

    È possibile pulire l’argenteria ricorrendo esclusivamente a metodi naturali, o comunque a prodotti che possediamo in casa, senza dover acquistare detergenti specifici per argento.Vediamo ad esempio come pulire l’argento con bicarbonato e aceto:

    • Come lavare l'argento con bicarbonato

    Prepariamo un contenitore e lo foderiamo con un foglio d’alluminio. Riempiamo d’acqua e sciogliamo all’interno qualche cucchiaio di bicarbonato. Lasciamo agire per circa un’ora e successivamente asciughiamo con un panno morbido. L’alluminio è fondamentale perché la reazione con l’argento crea dei sali che riconvertono l’argento annerito in argento metallico.

    • Come lucidare l'argento con l'aceto

    Per pulire l’argento con l’aceto, basta riempire un contenitore con acqua bollente e due cucchiai di aceto: lasciamo agire per una buona mezz’ora. Possiamo anche intervenire sugli interstizi con l’ausilio di uno spazzolino da denti. L’aceto è ottimo come antiossidante e sgrassante.

    • Come pulire l'argento con il dentifricio

    Per la pulizia dell’argento annerito, un valido sistema può essere quello di cospargere tutta la superficie dell’oggetto in questione con il dentifricio. Strofinando delicatamente vedremo sparire il nero o il verde dell’ossidazione.

    Come pulire le posate d'argento

    Come pulire l’argento delle posate? Scaldiamo l’acqua in una pentola e la versiamo in un recipiente molto capiente rivestito con dei fogli di alluminio; poi aggiungiamo del sale grosso. Lasciamo agire per circa 15 minuti e successivamente le asciughiamo con un panno morbido.

    Per pulire i rebbi delle forchette, creiamo una miscela di acqua e bicarbonato; immergiamo dello spago e lo passiamo tra i rebbi energicamente. 

    Specialmente per le posate è sempre utile scegliere dei rimedi naturali piuttosto che dei detergenti chimici: il risultato sarà comunque ottimo.

    vasellame - Posate
    Scopri come pulire le posate d'argento annerite per un risultato impeccabile.

    Come pulire l'argento annerito: le monete

    Un discorso a parte merita la pulizia delle monete d’argento: in questo caso l’acqua del rubinetto può contenere cloro, che quindi potrebbe creare scolorimenti. Utilizziamo allora dell’acqua distillata tiepida e del sapone delicato e le mettiamo in ammollo in un bicchiere. Dopo un po’ giriamo le monete.

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  • L’ammoniaca disinfetta? Scopri di più

    by Redazione in Pulizia della casa
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    Pulizia - Bagno
    Pulizia - Bagno

    Se ti stai chiedendo se l’ammoniaca disinfetta sei capitato nella pagina giusta: ci capita molto spesso di utilizzarla per pulire i sanitari del bagno e i ripiani della cucina, dando per scontato che l’ammoniaca sia disinfettante. Ma è davvero così? 

    Usi dell'ammoniaca in casa

    L’ammoniaca per uso domestico vede moltissimi ambiti di applicazione, non solo come detergente. Vediamo insieme quali sono:

    Sgrassare la cucina

    L'ammoniaca in casa si usa molto spesso per sgrassare i fornelli, i ripiani di lavoro e le piastrelle: è molto apprezzata per rimuovere le macchie di grasso ostinate.

    Pulire il forno

    L'ammoniaca è particolarmente efficace nella rimozione di macchie di unto e di tracce di alimenti bruciati. Meglio usarla diluita con acqua.

    Pulire vetri e specchi

    L'ammoniaca elimina macchie e aloni e rende i vetri e gli specchi particolarmente brillanti e lucidi. Non c'è un altro prodotto altrettanto efficace.

    Pulizia delle piastrelle

    Lavare i pavimenti con ammoniaca è un'altra applicazione dell'ammoniaca in ambito domestico: la pulizia dei rivestimenti e dei pavimenti sarà impeccabile.

    Pulizia del legno

    Pulizia di pavimenti e mobili in legno: è fondamentale diluirla con acqua perché in caso contrario rimuoverebbe lo strato lucido o la vernice del legno.

    Rimuovere macchie di vino

    L'ammoniaca è un eccellente smacchiatore per tutte le macchie più ostinate: possiamo usarla per i tessuto testando prima su un piccolo lembo non visibile.

    Pulire le scarpe di tela

    Grazie all'ammoniaca diluita con acqua, le scarpe di tela torneranno come nuove. Anche le scarpe sportive possono essere pulite con una miscela di acqua, ammoniaca e sapone.

    Pulizia tappeti e moquette

    Nebulizzando una soluzione di ammoniaca e acqua sui tappeti e sulle moquette potremo rimuovere anche le macchie più ostinate. Aiutiamoci con un panno.

    Eliminare gli odori

    L'ammoniaca è molto efficace anche per rimuovere gli odori, in particolare quello di muffa, dai tessuti: possiamo aggiungerla al normale lavaggio in lavatrice.

    Fertilizzare il terreno

    Questo è l'uso meno conosciuto dell'ammoniaca (senz'acqua, anidra), eccupe l'80% della produzione è destinata al settore agricolo, come fertilizzante.

    L'ammoniaca è un disinfettante?

    L’ammoniaca, sebbene sia un eccellente detergente, non è un disinfettante.

    Vediamo la formula dell’ammoniaca:

    Ammoniaca - Logo
    (formula dell'ammoniaca)

    L’ammoniaca è un composto di azoto che viene diluito in una soluzione acquosa. Il suo odore è molto pungente, più di quello della candeggina.

    Il suo utilizzo principale in casa riguarda le pulizie: sia come sgrassatore che come antimuffa. Tuttavia, l’ammoniaca non disinfetta e la sua applicazione, se non prendiamo le dovute precauzioni, può risultare tossica.

    L'ammoniaca è tossica?

    L’ammoniaca, se utilizzata in ambienti poco ventilati, può creare diversi problemi respiratori e, in casi gravissimi, può portare anche alla morte. Bisogna sempre utilizzarla, anche se è quella profumata, in ambienti ben aerati e proteggendo la pelle e gli occhi. Per saperne di più, è consigliabile consultare la scheda di sicurezza dell’ammoniaca.

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  • Installare condizionatori: sai come fare?

    by Redazione in Servizi per la casa
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    Aria condizionata - Riscaldamento, ventilazione e aria condizionata
    Aria condizionata - Riscaldamento, ventilazione e aria condizionata

    Installare condizionatori è un’operazione che richiede l’intervento di un operatore specializzato in impianti di condizionamento. Se, però, vuoi saperne di più e vuoi provare a installare condizionatore fai da te, ti consigliamo di leggere i nostri consigli prima di iniziare.

    Installare condizionatori: leggi il manuale

    Per il montaggio di un condizionatore, l’unica strada da seguire è quella si studiare in maniera approfondita lo schema elettrico del condizionatore. Ogni casa produttrice ha un sistema di montaggio diverso, per cui è necessario seguire attentamente ogni passaggio per non rischiare di avere sorprese.

    Una cosa di cui tener conto è che avremo bisogno di canaline per condizionatore: la soluzione migliore è sempre quella di metterle sotto traccia, per non rischiare un effetto antiestetico in casa. Mettendole invece sotto traccia, dopo aver ritinteggiato, l’impianto non sarà più visibile.

    Dobbiamo quindi studiare con cura il posizionamento dei condizionatori prima di acquistarli e iniziare il lavoro di tracciamento per le canaline. Per installare un condizionatore fisso è necessario che sia tutto studiato con cura per evitare di dover cambiare la predisposizione all’ultimo.

    Montaggio condizionatori Roma

    Per il montaggio dei condizionatori puoi rivolgerti a una ditta specializzata, specialmente se si tratta di impianti di condizionamento con più elementi. Ecco quali sono i servizi che ti consigliamo di affidare a un tecnico esperto e qualificato:

    • Montaggio condizionatore
    • Sostituzione condizionatore

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  • Come pulire porte in legno senza aloni?

    by Redazione in Pulizia della casa
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    Finestra - da
    Finestra - da

    Sai come pulire porte in legno senza aloni? Con la nostra pratica guida scoprirai dei trucchi efficaci e veloci per la pulizia delle porte in legno, che potrai applicare anche alle altre superfici in legno. Vediamo ora come affrontare questa operazione nel modo migliore.

    Pulitura legno: pulizia ordinaria

    Per la pulizia delle nostre porte interno in legno, prima di tutto dobbiamo rimuovere polvere ed eventuali ragnatele aiutandoci con un panno in microfibra o con un piumino da spolvero, per le parti più alte. La pulizia non deve limitarsi alla superficie ma anche ai bordi, che sono quelle parti che tocchiamo più spesso e che trascuriamo di più in fase di pulizia, pertanto è proprio lì che lo sporco tende ad accumularsi.

    Utilizziamo una spugna non abrasiva imbevuta in una miscela di sapone neutro per piatti e acqua calda. Risciacquiamo con cura per eliminare ogni residuo saponato.

    Come sgrassare il legno con rimedi naturali

    I consigli che si trovano solitamente in rete prevedono l’uso di acqua ossigenata e ammoniaca per sgrassare il legno: in realtà questi prodotti vanno bene solo se vogliamo rispettivamente schiarire o scurire le nostre superfici in legno. Ammoniaca e alcool inoltre, nonostante siano spesso consigliati per eliminare le macchie ostinate, addirittura sciolgono la vernice sul legno, pertanto dobbiamo prestare particolare attenzione.

    Cosa possiamo utilizzare quindi come sgrassatore legno, se non possiamo utilizzare ammoniaca e acqua ossigenata? Noi consigliamo una soluzione composta da tre parti di acqua tiepida e una di sapone di Marsiglia in scaglie da passare con un panno in microfibra.

    Pulire le porte laccate bianche

    Per pulire le porte bianche laccate, o più in generale le porte laccate lucide, possiamo utilizzare una soluzione composta da un cucchiaino di sapone liquido, il succo di mezzo limone e 3-4 gocce di olio essenziale. Lo versiamo in un applicatore spray dopo averlo mescolato bene e lo spruzziamo sulla superficie da trattare; strofiniamo con un panno morbido.

    Questa soluzione è ottima per disinfettare legno ma anche per pulire porte in legno senza aloni. Contattaci per avere maggiori informazioni.

     

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  • Consociazioni orto: sai come funzionano?

    by Redazione in Servizi giardino
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    Lattuga - Verdura
    Lattuga - Verdura

    Consociazione orto: cosa significa? Le consociazioni nell’orto sono delle coltivazioni contemporanee di specie diverse che vengono fatte accostate allo scopo di aiutarsi reciprocamente. Coltivando tramite le consociazioni non si fa altro che imitare la natura: infatti, nelle coltivazioni moderne a monocultura vediamo spesso parassiti o altre avversità: siamo così costretti a utilizzare dei pesticiti, che sono tossici. Vediamo come funziona.

    Orto sinergico come iniziare?

    L’orto sinergico non è altro che un orto realizzato con i meccanismi della natura, senza considerare l’intervento dell’uomo. Ad esempio non utilizzare concimi o pesticiti, lasciare che le piante si aiutino reciprocamente secondo una situazione ideale di consociazione e non smuovere la terra.

    Il principio della permacultura nell’orto, poi, fa un passo avanti. Permacultura significato: creare degli insediamenti umani ecosostenibili basati sull’agricoltura che siano in grado di autoalimentarsi. In questo la permacultura riprende il principio principale dell’orto sinergico: senza l’intervento dell’uomo la natura è in grado di autosostenersi grazie allo scambio di sostanze nutritive, allontanando gli insetti grazie all’odore dei loro fiori, ombreggiando il suolo e rendendolo umido.

    Con intelligenza, possiamo sfruttare nel modo migliore le caratteristiche di ogni vegetale dando vita a un orto sinergico estremamente priduttivo e rigoglioso.

    Consociazioni nell'orto sinergico

    Le consociazioni tra diverse specie sono molto importanti, vediamo perché. Alcune specie di verdura e di fiori sono in grado di scacciare gli animali e gli insetti nocivi per i propri vicini; inoltre le malattie si diffondono con molta più difficoltà tra piante diverse. Se una pianta a crescita veloce viene accostata a una pianta a crescita lenta, non avremo terra nuda. Infine, d’estate le piante alte daranno ombra a quelle basse.

    Grazie allo studio delle consociazioni potremmo evitare di commettere errori molto gravi, come ad esempio la consociazione di piante della stessa famiglia, perché sfruttano le stesse risorse. Oppure piante che sfruttano lo stesso livello di terreno, perché le radici si darebbero fastidio. Studiando il tipo di crescita delle piante inoltre evitiamo che si soffochino a vicenda. Inoltre è necessario studiare con cura l’estensione della crescita di ogni pianta prima di metterla a dimora.

    Tabella consociazioni nell'orto sinergico

    Vediamo ora una tabella delle migliori consociazioni per l’orto sinergico:

    Ortaggi

    Consociabili

    Non consociabili

    Asparagi

    Pomodori, prezzemolo, basilico

    Nessuno

    Barbabietole

    Cipolle, ravanelli, cavoli, rape

    Fagioli rampicanti

    Carote

    Cipolle, ravanelli, piselli, lattuga, cicoria, porri, rosmarino, salvia, pomodori

    Aneto

    Cavoli

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    Aglio, cipolle, patate

    Cetrioli

    Cavoli, fagioli, granturco, piselli, girasoli, finocchi

    Patate, erbe aromatiche, pomodoro, zucca. (Alcuni dicono anche ravanello)

    Cicoria

    Carote, fagioli rampicanti, lattuga, finocchi, pomodori

    Nessuno

    Cipolle e aglio

    Zucchine, barbabietole, fragole, pomodori, lattuga, camomilla

    Piselli, fagioli, (leguminose in genere) e cavoli

    Erba cipollina

    Carote

    Piselli, fagioli

    Fagioli

    Patate, carote, cetrioli, cavoli

    Cipolla, aglio, gladioli

    Fagioli rampicanti

    Zucchine, ravanelli, cicoria, cavoli, granturco, santoreggia

    Cipolle, barbabietole, finocchi, girasoli

    Fagiolini nani

    Cavoli, ravanelli, patate, cetrioli, granturco, fragole, sedani, santoreggia

    Cipolle, barbabietole, finocchi, girasoli

    Finocchi

    Cetrioli, cicoria, lattuga, piselli

    Fagioli rampicanti, fagiolini nani

    Fragole

    Ravanelli, fagiolini nani, spinaci, lattuga, cavoli

    Nessuno

    Girasole

    Cetrioli

    Patate

    Granturco

    Patate, piselli, fagioli, cetrioli, zucca, zucchine

    Melanzane

    Lattuga

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    Prezzemolo

    Lattuga

    Fagioli

    Prezzemolo e pomodoro

    Patate

    Fagioli, granturco, rafani, calendule, melanzane

    Zucche, cetrioli, girasoli, cavoli, pomodori, lamponi

    Piselli

    Finocchi, carote, rape, ravanelli, cetrioli, granturco, fagioli, cavoli

    Cipolle, aglio, gladioli, patate

    Pomodori

    Cavoli, ravanelli, cicoria, cipolle, prezzemolo, asparagi, calendule, carote, lattuga

    Cavoli, rapre, patate, finocchi e melanzane

    Porri

    Cipolle, cavoli, sedani, carote

    Leguminose

    Prezzemolo

    Ravanelli, pomodori, asparagi

    Lattuga, melanzane

    Rape

    Piselli

    Nessuno

    Ravanelli

    Cavoli, barbabietole, fagioli rampicanti, fagiolini nani, fragole, lattuga, piselli, pomodori, spinaci, prezzemolo.

    Nessuno

    Sedani

    Porri, pomodori, fagiolini nani, cavoli

    Nessuno

    Spinaci

    Fragole, cavoli, ravanelli

    Nessuno

    Zucca

    Granturco, nasturzi

    Patate

    Zucchine

    Cipolle, fagioli rampicanti

    Nessuno

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  • Cosa odiano i topi: scopri come difenderti

    by Redazione in Disinfestazione casa
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    Roditore - stock.xchng
    Roditore - stock.xchng

    Per allontanare i topi dalla tua abitazione e impedirgli di entrare devi sapere cosa li infastidisce di più: solo sapendo cosa odiano i topi puoi combatterli efficacemente. Tuttavia, il nostro consiglio è di rivolgerti a un’impresa specializzata se noti un’infestazione: questi sistemi funzionano in modo efficace solo come prevenzione.

    Come tenere lontano i topi

    Esistono diversi sistemi per non far avvicinare i topi: innanzitutto dobbiamo curare la pulizia delle nostre abitazione, in particolare se notiamo dei topi nei pressi del nostro giardino o in quelli confinanti con il nostro. I bidoni della spazzatura posti all’esterno di casa devono sempre essere ben chiusi per non spingerli ad avvicinarli.

    Chiudiamo sempre bene porte e finestre e cerchiamo di trovare piccole aperture, interstizi, fori o scollamenti degli infissi. In particolare, dobbiamo fare attenzione ai garage, ai vani caldaia, alla legnaia, o ai box auto perché i roditori sono soliti accanirsi sui fili elettrici e sulle tubature.

    Come difendersi dai topi

    Per evitare che i topi si infilino incasa, dobbiamo prenderci cura di tutte le incrinature e fessure che si possono formare in casa nostra, specialmente nei tubi e nei condotti di ventilazione. Possiamo avvalerci di lana d’acciaio o di spugnette abrasive, o comunque di materiali duri e resistenti che i topi non riescono a intaccare: dobbiamo creare delle vere e proprie barriere protettive.

    Come cacciare un topo da casa

    Veniamo ora a come mandare via i topi se ormai si sono stabiliti in casa nostra. Questa situazione ha carattere di urgenza perché una volta entrati ci mettono davvero pochissimo tempo a nidificare e riprodursi. Meglio, quindi, prendere prevvedimenti.
    Poniamoci per prima cosa delle domande: come riconoscere escrementi di topo? Saperlo è fondamentale perché è l’indizio principale attraverso cui riusciamo a identificare un’infestazione in casa. E successivamente dobbiamo chiederci: dove si nascondono i topi in casa?
    Gli escrementi di topo somigliano a dei chicchi di riso neri: più sono scuri e più il passaggio del roditore è recente. Seguendo queste tracce possiamo rintracciare il loro nido: dobbiamo cercarlo in angoli bui, ad esempio dietro al frigorifero o agli armadi. Tendenzialmente gli escrementi del topo sono in prossimità di dove mangiano, e proprio per questo motivo è fondamentale seguire queste tracce.

    Come catturare un topo in casa

    Consigliamo di collocare delle trappole nei luighi dove abbiamo notato le tracce del loro passaggio, specialmente filo muro, ma anche nei ripostigli, nelle credenze e in generale dove ci sono scorte di cibo che possono fungere da esche. Noi consigliamo sempre di non utilizzare trappole mortali per evitare di infliggere sofferenze.

    Oggi esistono molti metodi con cui stanare i topi. Ti consigliamo di visitare la nostra pagina sui sistemi Ekomille. Grazie a questi sistemi scoprirai come stanare un topo e, più importante, come catturare un topo in cucina grazie all’utilizzo di sistemi ecologici.

    Rimedi naturali per allontanare i topi

    Noi di 100Mani srl promuoviamo sempre i rimedi naturali per qualsiasi eventualità: scopri i nostri rimedi naturali contro topi.

    Pianta di menta piperita: possiamo posizionarli nei pressi delle aperture e negli angoli sospetti. Possiamo anche posizionare dei batuffoli di ovatta imbevuta di olio essenziale.

    Ogni tre settimane inseriamo del cotone imbevuto di olio essenziale di eucalipto negli armadietti della cucina e del bagno: è un ottimo deterrente naturale.

    La pianta di ruta comune è un valido alleato contro i roditori e persino contro i serpenti: inoltre è una bella pianta ornamentale, che può essere sistemata in giardino in prossimità delle aperture.

    Posizioniamo le foglie e i rami di alloro in giro per la casa, specialmente in cucina. Può essere utile anche posizionarli negli armadi e nelle credenze.

    Possiamo spruzzare una soluzione di olio, aglio, pepe e rafano sulle tubazioni e negli angoli della nostra casa: è un ottimo repellente naturale.

    Il bicarbonato è particolarmente apprezzato perché non crea rischi per i bambini e gli animali domestici. Si rimuove con la scopa o l’aspirapolvere.

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  • Ammoniaca per pulire la cucina: scopri di più

    by Redazione in Pulizia della casa
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    Cucina - Acciaio inossidabile
    Cucina - Acciaio inossidabile

    L’ammoniaca è una componente molto diffusa nella produzione di detersivi per la casa, in particolare nei prodotti per la pulizia della cucina. Utilizzarla pura può essere pericoloso per via della tossicità di questo prodotto, ma i detergenti che la contengono possono essere utilizzati in modo facile e completamente sicuro. Vediamo come può essere utilizzata l’ammoniaca per pulire la cucina.

    Pulire con l'ammoniaca

    L’ammoniaca è particolarmente apprezzata per la pulizia della cucina grazie al suo indiscusso potere sgrassante: è particolarmente apprezzata per sgrassare il pavimento della cucina, per sgrassare mobili di legno, per pulire griglie e ripiani del forno.

    L’ammoniaca sgrassante, quindi, è molto più efficace di un detergente neutro per cucina qualsiasi: infatti possiamo affermare che l’ammoniaca è il miglior sgrassatore per cucina possibile.

    Olio a terra come pulire?

    Pulire l’olio dal pavimento può essere estremamente più semplice se utilizziamo l’ammoniaca per pulire: per sgrassare il pavimento possiamo quindi miscelare dell’ammoniaca in un secchio d’acqua e usare uno straccio per strofinare. Utilizziamo delle protezioni per il viso e le mani e ricordiamoci di arieggiare bene la stanza.

    Ammoniaca a cosa serve

    Oltre a sgrassare la cucina, l’ammoniaca è particolarmente indicata per:

    • pulire vetri e specchi
    • pulire piastrelle di ceramica
    • pulire le guarnizioni
    • detergere pavimenti e mobili di legno
    • rimuovere macchie dai tessuti
    • eliminare sporcizia dalle scarpe di tela
    • pulire tappeti e moquette
    • eliminare odore di muffa dai tessuti

    Come sgrassare la cucina con l'ammoniaca?

    Possiamo utilizzare l’ammoniaca per pulire in cucina in diversi modi: possiamo sgrassare il pavimento, i mobili in legno, i vetri, le piastrelle, i ripiani e le griglie del forno. Insomma l’ammoniaca è un valido alleato soprattutto perché igienizza, smacchia, rimuove gli odori e soprattutto sgrassa le superfici.

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  • Pulire filtri condizionatori: sai quanto è importante?

    by Redazione in Pulizia della casa
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    Aria condizionata - Umidificatore
    Aria condizionata - Umidificatore

    Sai quanto è importante pulire filtri dei condizionatori? Oggi è dimostrato che se non effettuiamo questa operazione almeno due volte l’anno rischiamo che si sprigionino sostanze tossiche. Grazie a una ordinaria manutenzione possiamo scongiurare questo rischio.

    Manutenzione ordinaria condizionatori

    Non tutti i modelli di condizionatori presenti sul mercato consentono la manutenzione autonoma da parte del proprietario. Prima di iniziare, quindi, dobbiamo assicurarci che i nostri apparecchi siano dotati di un vado apribile per estrarre i filtri che ci appresteremo a pulire.

    Controlliamo sempre il procedimento sul libretto delle istruzioni per evitare di danneggiare lo sportello apribile, i filtri o qualche altro componente del condizionatore. Inoltre, quando effettuiamo questa operazione è opportuno indossare guanti e mascherina perché nei filtri si annidano spesso sostanze patogene o allergeni.

    Pulire filtri condizionatore

    Sai quali sono i passaggi principali per pulire condizionatori? Innanzitutto bisogna rimuovere gli accumuli di polvere più grossi aiutandoci con un piccolo strumento, ad esempio un pennellino. Successivamente inumidiamo un panno in microfibra con una soluzione di acqua tiepida e sapone di Marsiglia. Possiamo utilizzare anche uno spray antibatterico per condizionatori.

    Un prodotto igienizzante spray per condizionatori è esattamente il prodotto specifico di cui abbiamo bisogno. Facciamoci consigliare dal produttore dei nostri apparecchi per capire qual è il migliore disinfettante per condizionatori per quel dato modello.

    Ricordiamoci che possiamo rimontare i filtri solo dopo la loro completa asciugatura. Posiamo accelerare questo processo con l’ausilio di un panno morbido di cotone asciutto.

    Pulizia climatizzatore trattamenti igienizzanti

    Rivolgiti sempre a una ditta specializzata nell’installazione di climatizzatori se rilevi malfunzionamenti, rumori o odori sospetti. Non ti improvvisare elettricista, oltre ad essere molto pericoloso trattare impianti elettrici senza esperienza, potresti inavvertitamente danneggiare tutto l’impianto di condizionamento.

    Puoi contattarci in qualsiasi momento per il servizio di pulizia filtri climatizzatore: non esitare oltre, siamo operativi in tutta la provincia di Roma a prezzi altamente concorrenziali.

  • WC intasato rimedi: intervieni subito

    by Redazione in Servizi per la casa
    Tags: come sgorgare il water, come sturare water, prodotti per sturare water, scarico water otturato, scarico wc intasato, scarico wc otturato, sturare water, sturare water intasato, sturare wc, wc intasato da oggetti, wc intasato rimedi
    Gabinetto - Sedile del water
    Gabinetto - Sedile del water

    WC intasato? Senz’altro avrai bisogno di rimedi pratici e alla portata di tutti in attesa di un intervento professionale a cura di un idraulico: scopri come intervenire per arginare l’emergenza. Avere un WC fuori uso è uno degli imprevisti peggiori da dover gestire, scopri come prevenire questa situazione. WC intasato rimedi? Ecco una pratica guida.

    Come sgorgare il water?

    Lo scarico WC intasato, come abbiamo detto, può creare livelli di disagio altissimi. Come intervenire in questi casi? Vediamolo insieme.

    Icona - Carta igienica

    A volte lo scarico si tappa solo perché gettiamo troppa carta igienica. Dobbiamo evitare di tirare lo sciacquone per diverse ore finché la carta non si ammorbidisce.

    Icona - Dipingere

    Svuotiamo il water e gettiamo due secchi di acqua molto calda per ammorbidire. Se sentiamo un rumore di risucchio l’operazione è andata a buon fine.

    Grafica di rete portatile - Icona

    Possiamo utilizzare sale e bicarbonato per creare un effetto abrasivo. Oppure miscelare aceto e bicarbonato per creare una reazione chimica effervescente.

    Bibita analcolica - coda

    La Coca-Cola compie un’efficace azione corrosiva negli scarichi. Possiamo miscelarla con bicarbonato e sale grosso per poi lasciarla agire qualche ora.

    Appendiabiti - Capi di abbigliamento

    Possiamo ricorrere anche a metodi meccanici: se non disponiamo di uno sturalavandini possiamo utilizzare una gruccia rivestita con un panno.

    Icona - Tubo

    Un altro metodo metallico prevede l’utilizzo di una sonda metallica. È possibile reperirla sul mercato a prezzi decisamente accessibili (circa 15 euro).

    Scarico wc otturato: da cosa dipende?

    È importantissimo capire cosa ha causato il problema per sapere come sturare il water. Ad esempio è possibile che ci sia caduto qualcosa all’interno: in questo caso potrebbe risultare addirittura più facile sturare il WC intasato da oggetti.

    Una volta individuato il problema, infatti, è decisamente più semplice selezionare lo strumento giusto per rimuoverlo. In alcuni casi, quindi, non è nemmeno necessario contattare un idraulico professionista.

    Prodotti per sturare water

    In commercio esistono moltissimi prodotti per sturare lo scarico del water otturato. Tuttavia, utilizzare prodotti aggressivi come l’acido non è la strada migliore: in primo luogo perché questi prodotti possono essere molto aggressivi, e in secondo luogo perché hanno un impatto ambientale elevato.

    Il nostro consiglio è quello di ricorrere a una frequente manutenzione e a un controllo periodico dello stato di salute delle nostre tubazioni: solo così potremmo evitare di trovarci nella condizione di dover sturare il WC d’urgenza.

    Contattaci gratuitamente

  • Come togliere gli aloni dai vetri: i nostri consigli

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: aceto d'alcool, aceto di alcool bianco, come lucidare il vetro, come pulire i vetri senza aloni, come pulire vetri e specchi senza aloni, come pulire vetri senza aloni, come pulire vetro satinato, come togliere gli aloni dai vetri, sgrassare i vetri, vetri brillanti senza aloni, vetri smerigliati, vetri zigrinati
    Finestra - Lavavetri
    Finestra - Lavavetri

    Sapere come togliere gli aloni dai vetri è fondamentale per la resa estetica delle nostre superfici. I nostri ambienti acquistano un valore incredibile grazie a vetri brillanti senza aloni. Oltre a occuparcene nella nostra casa, dobbiamo investire sui nostri esercizi commerciali: pensiamo alle vetrine del nostro negozio o alle vetrate dei nostri studi professionali. Conviene sempre rivolgerci a un servizio professionale di pulizia vetri.

    Come pulire vetri senza aloni

    Dobbiamo capire bene come come pulire i vetri senza aloni se vogliamo che la resa sia ottima. Non dobbiamo immaginare che ci siano solo prodotti estremamente costosi, possiamo realizzare anche prodotti fai da te totalmente naturali con prodotti che abbiamo in casa.

    Il primo consiglio è quello di pulire i vetri e gli specchi in giornate asciutte ma non sotto l’azione diretta del sole perché la nostra soluzione, asciugandosi, lascerebbe comunque gli aloni. Vediamo come creare la nostra soluzione e come applicarla.

    • 250 ml di acqua
    • 100 mal di alcol
    • 100 ml di aceto bianco
    • 3 gocce di sapone per piatti

    Versiamo la soluzione in un contenitore spray e agitiamo energicamente per far sì che tutti gli elementi si miscelino bene. Spruzziamo la miscela sui vetri e la distribuiamo su tutta la superficie con un foglio di giornale appallottolato: procediamo con movimenti circolari finché il vetro non risulterà perfettamente pulito.

    Spesso, aceto di alcool bianco, acqua tiepida, alcool e bicarbonato si rivelano molto più efficaci dei prodotti specifici.

    In particolare sgrassare i vetri con aceto d’alcool risulta particolarmente efficace e conveniente, dal punto di vista della facilità di applicazione e della convenienza economica.

    Come pulire vetri e specchi senza aloni

    Questi consigli pratici ti suggeriranno come togliere gli aloni dai vetri senza troppa fatica. In particolare, ti aiuteranno a capire come lucidare il vetro più complicato da trattare: 

    • Come pulire vetro satinato
    • Come pulire vetro smerigliato

    Come pulire vetro satinato

    Per la pulizia del vetro satinato (o vetro zigrinato) utilizziamo del bicarbonato sciolto in acqua avvalendoci della carta di giornale. In alternativa possiamo diluire dell’aceto bianco in un secchio d’acqua con l’ausilio di un panno morbido di cotone senza risciacquare. L’aceto è particolarmente efficace perché svolge un’importante azione protettiva che terrà lontane sporcizia e polvere. Inoltre, l’aceto è utilissimo per sgrassare i vetri, infatti è ottimo per rimuovere tutti i segni delle dita.

    Come pulire vetro smerigliato

    Il vetro smerigliato è estremamente ruvido, pertanto la sua pulizia risulterà più ostica rispetto a un vetro liscio. Consigliamo di utilizzare una soluzione di acqua calda e aceto da applicare con una spazzola dura e asciugare con un panno morbido.

    Contattaci per maggiori informazioni

  • Orto in terrazzo fai da te: come fare?

    by Redazione in Servizi giardino
    Tags: coltivare carote in vaso, coltivare cetrioli in vaso, coltivare cipolle in vaso, coltivare insalata sul balcone, coltivare melanzane in vaso, coltivare ortaggi in casa, coltivare pomodori sul balcone, coltivare ravanelli in vaso, coltivare rucola in vaso, coltivare verdura in vaso, coltivare verdure in casa, coltivare zucche in vaso, costruire un orto sul terrazzo, orto balcone fai da te, orto in balcone cosa piantare, orto in terrazza come fare, orto in terrazzo fai da te
    Melanzana - Verdura
    Melanzana - Verdura

    Vorresti realizzare un orto biologico ma non hai abbastanza spazio? Magari non hai proprio un giardino? Sai che puoi creare un orto in terrazzo fai da te? Scopri come coltivare verdura in vaso sul balcone di casa tua con delle tecniche semplicissime e poco dispendiose. 

    Costruire un orto sul terrazzo

    Orto in terrazza come fare? Sembra un’operazione estremamente complicata però con i giusti accorgimenti la manutenzione potrebbe essere minima. Vediamoli insieme.

    Scegliamo delle fioriere adatte alla varietà che decidiamo di coltivare. In generale, per circa 15 piantine la dimensione consigliata è di 100 cm di lunghezza, 50 cm di altezza e deve avere un serbatoio di almeno 6 litri per garantire un’autonomia idrica di circa 1-2 settimane. I vasi scelti per gli ortaggi devono essere ben drenati, pertanto assicuriamoci che abbiano i fori sul fondo in modo che non vi siano ristagni d’acqua.

    L’irrigazione dal basso verso l’alto è consigliata perché preserva le parti aeree da malattie fungine che insorgono in presenza di umidità o ristagni in superficie. L’acqua deve raggiungere capillarmente tutta la superficie della fioriera.

    Orto balcone fai da te: ulteriori accorgimenti

    Utilizziamo l’argilla espansa per mantenere il terreno sempre umido ed evita i ristagno d’acqua, pericolosi specialmente in prossimità delle radici. Sempre sul fondo della fioriera possiamo posizionare un foglio di tessuto-non tessuto che favorirà una perfetta aerazione, evitando che il terriccio si depositi sul fondo della vasca danneggiando l’irrigazione delle piantine.

    La fioriera deve essere posizionata in modo da ricevere la luce diretta del sole per almeno 4 ore al giorno, meglio se di mattina. Da questo dipende il successo del nostro orto da balcone.

    Orto in balcone cosa piantare

    Coltivare verdura in vaso può diventare estremamente semplice se sappiamo come fare: vediamo come coltivare ortaggi in casa o coltivare verdure in casa in genere.

    • Coltivare insalata sul balcone

    Scegliamo un vaso largo almeno 50 cm e alto 25 cm in cui inseriamo del terreno mixato con compost. Usiamo sabbia e ghiaia per preparare il fondo e poi piantiamo la lattuga. Innaffiamo regolarmente la superficie del terreno e collochiamo il vaso in un luogo non eccessivamente soleggiato. 

    • Coltivare rucola in vaso

    Usiamo un vaso di diametro di 20 cm e posizioniamo l’argilla espansa per favorire il drenaggio. Possiamo utilizzare un terriccio universale, senza ricorrere a fertilizzanti. Irrighiamo costantemente e generosamente. Gli steli fioriferi vanno rimossi per evitare che le foglie assumano un sapore amaro.

    • Coltivare cipolle in vaso

    Il vaso deve essere profondo almeno 30 cm e deve essere di materiale poroso. Seminiamo tra l’inverno e la primavera, in base alla varietà. Quando la piantina ha qualche fogliolina la trapiantiamo 3-4 cm sotto terra in un terriccio che non contenga azoto di sintesi. La cipolla ha medie esigenze idriche, quindi non esageriamo.

    • Coltivare ravanelli in vaso

    Scegliamo dei vasi profondi almeno 20 cm e tracciamo nel terreno dei solchi a 2-3 cm di distanza l’uno dall’altro. Seminiamo a una profondità di pochi millimetri e scegliamo una zona che non sia in pieno sole. Innaffiamo ogni giorno, la mattina o la sera.

    • Coltivare zucche in vaso

    Le zucchine si prestano bene alla coltivazione in vaso ma hanno bisogno di contenitori profondi, almeno 30-40 cm. Il terriccio deve essere ricco di materia organica: consigliamo di usare il letame pellettato che agisce come concime organico a lenta cessione.

    • Coltivare melanzane in vaso

    Il vaso ideale ha le dimensioni 40×40 cm e può ospitare solo una pianta di melanzane. La profondità deve essere di almeno 30 cm. Sul fondo poniamo uno strato di drenaggio di sabbia o ghiaia e un foglio di tessuto non tessuto. Irrighiamo spesso in proporzione alla crescita.

    • Coltivare carote in vaso

    Il vaso deve essere piuttosto profondo 25-30 cm e il terriccio arricchito da compost casalingo. Nel fondo creiamo un rivestimento di palline di argilla espansa. I semi vanno interrati a 3-4 mm di profondità creando dei solchi. Piantiamo degli spicchi d’aglio per proteggere le carote dai parassiti.

    • Coltivare cetrioli in vaso

    Scegliamo la varietà più piccola e utilizziamo un vaso di almeno 20-30 cm di diametro, possibilmente di terracotta, uno per pianta. Il terreno deve essere leggermente acido, meglio se arricchito con compost. Piantiamo a 5 cm di profondità 5-6 semi. Il cetriolo cresce bene con caldo e umidità.

    • Coltivare pomodori sul balcone

    Utilizziamo un vado di circa 30 cm di diametro per ogni singola pianta. Il terreno dovrebbe avere pH compreso tra 5,5 e 6,8, arricchito di materia organica o compost: deve essere ricco di azoto. Innaffiare due volte  a settimana e posizionare in pieno sole.

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  • Come debellare le blatte: rimedi fai da te

    by Redazione in Disinfestazione casa
    Tags: blatte come combatterle, blatte come entrano in casa, blatte da dove entrano, blatte del legno, blatte di fogna, blatte marroni in cucina, blatte nere in casa, blatte rimedi della nonna, come debellare le blatte, rimedi anti blatte, rimedi contro scarafaggi e blatte
    Scarafaggio - Blattodea
    Scarafaggio - Blattodea

    Se siamo in presenza di un’infestazione da blatte non possiamo fare altro che rivolgerci a una ditta specializzata per un intervento di disinfestazione efficace e certificato. Ma possiamo comunque prevenire questa situazione puntando su dei rimedi anti blatte fai da te assolutamente naturali e non nocivi. Scopri come debellare le blatte grazie ai nostri consigli.

    Rimedi contro scarafaggi e blatte

    Ma le blatte da dove entrano? Come entrano in casa? E come combatterle? Sono tutte domande che ci poniamo costantemente se almeno una volta siamo entrati in contatto con questi sgradevoli insetti. Se noti delle blatte nere in casa o, peggio, delle blatte marroni in cucina, devi iniziare a preoccuparti.

    I consigli che trovi qui sotto sono efficaci per allontanare le blatte, non per eliminarle. Noi li chiameremo “rimedi della nonna” perché sono rimedi naturali che, qualora non funzionassero, comunque non danneggeranno la tua casa, fatta eccezione per l’acido borico.

    Blatte rimedi della nonna

    • Zucchero e bicarbonato di sodio

    Facciamo una miscela di bicarbonato di sodio e zucchero prendendone parti uguali per poi cospargere questa miscela nei pressi delle zone infestate dalle blatte. Gli scarafaggi che si nutriranno di questo miscuglio spesso moriranno, dal momento che il bicarbonato di sodio reagisce con gli acidi all’interno del loro stomaco.

    • Foglie di alloro

    Questo è un rimedio naturale, poco costoso e facilmente disponibile per sbarazzarsi di scarafaggi da casa. Bisogna per prima cosa sbriciolare le foglie per poi posizionarle in terra vicino al nido di blatte, o comunque nella zone in cui vengono avvistate più frequentemente. L’odore agirà come un repellente per gli scarafaggi.

    • Soluzione di sapone

    Prepariamo una miscela di acqua e sapone con una buona concentrazione di quest’ultimo e la inseriamo in un contenitore spray. Spruzziamo la soluzione direttamente sulle blatte: la maggior parte di loro morirà immediatamente siccome non riuscirà più a respirare. Tuttavia, questo metodo funziona solo sulle blatte visibili.

    • Soluzione di ammoniaca

    L’ammoniaca ha un odore pungente che li irrita e li respingere. Aggiungiamo due tazze di ammoniaca in un secchio pieno d’acqua e gettarlo nel lavandino della cucina e nel water. L’odore di ammoniaca aiuterà sicuramente nella lotta contro le blatte, ma sarà necessario ripetere questo rimedio ogni due settimane.

    • Acido borico

    Mescoliamo una parte di acido borico in polvere con una parte di farina bianca e una di zucchero per fare l’esca. In seguito bisogna mettere piccole palline di esca in varie zone della casa in cui troviamo spesso le blatte. La farina e zucchero nella miscela attireranno gli scarafaggi mentre l’acido borico li ucciderà: utilizziamo quest’esca per almeno due settimane per assicurarci che tutti gli scarafaggi siano morti. Facciamo attenzione se ci sono bambini o animali in casa.

    • Vaselina

    Questa trappola per scarafaggi è facile da installare: occorre una bottiglia di plastica tagliata a metà a cui applicheremo la vaselina sul bordo interno. All’interno del recipiente vanno posizionate le esche come per esempio bucce di frutta come mela, banana o mango. Teniamo questo contenitore nelle zone più infestate dagli scarafaggi, posizionandolo vicino ai muri. La vaselina li farà rimanere bloccati dentro al recipiente.

    • Listerine e detersivo

    Il Listerine è un buon repellente contro le blatte. Mescoliamo parti uguali di acqua e di Listerine e poi aggiungere due gocce di detersivo per piatti. Inseriamo questa soluzione in una bomboletta spray e cospargiamo quelle zone infestate dalle blatte: fuggiranno da casa.

    • Pepe, aglio e cipolla

    Creiamo una miscela con un cucchiaio di polvere di pepe di Cayenna, uno spicchio d’aglio e una fetta di cipolla e mescolare il tutto in un litro d’acqua. Lasciamo riposare per un’ora, poi aggiungiamo un cucchiaio di sapone liquido. Applichiamo questa miscela in tutti quei luoghi in casa infestati dalle blatte. L’odore della miscela farà fuggire gli scarafaggi.

    • Cetriolo

    Bisogna prendere una lattina di alluminio e mettere al suo interno alcune bucce di cetriolo. Nel corso della notte i succhi di cetriolo reagiranno con la lattina di alluminio producendo un odore che le blatte non possono sopportare. Questa è una soluzione ingegnosa per allontanare gli scarafaggi.

    • Trappola d'acqua

    Prendiamo un vasetto e lo riempiamo per metà d’acqua per poi posizionarlo vicino alle pareti. Gli scarafaggi, alla ricerca d’ acqua, entreranno nel barattolo e non riusciranno più a uscire. Solo scarafaggi adulti possono essere catturati con questo rimedio.

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  • Come pulire i muri di casa in modo efficace

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: come pulire i muri dalla muffa, come pulire i muri di casa, come togliere la muffa dai muri colorati, macchie di tempera, macchie di unto, macchie gialle sul muro, parete umida rimedi, parete umida soluzioni, pulire i muri dalla muffa, pulire muri sporchi, togliere fuliggine dai muri
    Muffa - Muffa interna
    Muffa - Muffa interna

    In base al tipo di macchia che dobbiamo trattare, dobbiamo adottare una strategia diversa. Vediamo nello specifico come pulire i muri di casa in modo efficace in base alla sostanza che dobbiamo rimuovere. Segui tutti i consigli professionali che posso darti gli operatori di 100 Mani, la migliore impresa di pulizie a Roma e in tutta la provincia.

    Come pulire i muri dalla muffa

    Prima di rimuovere le macchie di muffa dalle pareti consigliamo di indossare dei guanti e una mascherina protettiva. Per l’intervento di pulizia possiamo utilizzare due metodi diversi:

    • Acqua ossigenata
    • Bicarbonato di sodio e sale

    Nel primo caso, passiamo un panno asciutto e poi uno bagnato con acqua ossigenata. Successivamente asciughiamo la parete interessata con un phone. Con una spazzola rimuoviamo tutti i residui di sporco.

    Nel secondo caso, realizziamo una soluzione di acqua, bicarbonato di sodio e sale. Inseriamo il liquido in un contenitore con spruzzino e puliamo le zone da trattare con un panno precedentemente imbevuto nella soluzione. Anche in questo caso asciughiamo con il phone.

    Come togliere la muffa dai muri colorati

    Nel caso in cui la parete in questione sia colorata, dobbiamo ricorrere a un altro rimedio, sempre naturale:

    • Aceto bianco

    Diluiamo l’aceto bianco con acqua bollente e applichiamo strofinando con un panno imbevuto con la soluzione in questione: dopo qualche minuto ripetere l’operazione. L’aceto è un antimuffa naturale, quindi può essere utilizzato ogni volta che vogliamo, sempre proteggendoci con guanti e mascherina.

    Parete umida soluzioni: prevenire la muffa

    Nella maggior parte dei casi l’umidità dipende da uno scarso isolamento termico: purtroppo bisogna intervenire in modo incisivo in questi casi, però possiamo prendere degli accorgimenti utili che possano limitare questo fenomeno.

    Il consiglio è di arieggiare gli ambienti il più possibile, specialmente dove si preparano i pasti, dove vengono azionati gli elettrodomestici a vapore, dove si stendono o lavano gli indumenti e nelle stanze da bagno.

    Parete umida rimedi: conviene sempre contattare un’impresa edile esperta in questo tipo di interventi: a volte può essere costoso intervenire sull’isolamento delle abitazioni ma si tratta di un intervento risolutivo se realizzato a opera d’arte.

    Pulire muri sporchi: altri tipi di macchie

    Oltre alla muffa, ci sono molti tipi di macchie che vanno affrontate in modo mirato. Vediamone alcune:

    • Eliminare macchie gialle sul muro
    • Togliere fuliggine dai muri
    • Rimuovere macchie di tempera
    • Eliminare macchie di unto

    Le macchie gialle sul muro solitamente dipendono dall’azione di stufe oppure dal fumo di sigaretta. Come intervenire? Passiamo l’aspirapolvere sul muro almeno una volta al mese, applicando sulla spazzola un panno in microfibra per eliminare bene tutti i residui. Per togliere la fuliggine dai muri occorre munirsi di una spugna fatta di lattice naturale vulcanizzato. Si tratta di una spugna appositamente formulata per assorbire le polveri sottili, perfetta quindi per rimuovere la fuliggine.

    Per rimuovere le macchie di tempera, pennarelli, pastelli a cera e quant’altro, utilizziamo acqua calda e sapone di Marsiglia. Nel caso in cui non dovesse bastare, utilizziamo anche del bicarbonato. Per le macchie di unto, invece, sperimentiamo il potere sgrassante del limone.

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  • Pulire i muri senza imbiancare: come si fa?

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: lavare carta da parati, lavare i muri, lavare muri di casa, pulire i muri di casa, pulire i muri senza imbiancare
    Design del prodotto - / M / 083vt
    Design del prodotto - / M / 083vt

    Pulire i muri senza imbiancare è possibile? Scoprilo con i nostri consigli: solo gli esperti del settore sanno come portare avanti un intervento di pulizia che sia davvero risolutivo, senza dover passare necessariamente per un’imbiancatura.

    Pulire i muri di casa

    Come pulire i muri di casa? Innanzitutto dobbiamo individuare le tipologie di macchie da trattare per poter intervenire in modo efficace e risolutivo. A prescindere dalla tipologia di macchia dobbiamo comunque compiere delle operazioni preliminari che sono valide in ogni caso.

    Copriamo quindi con dei teli tutti i complementi d’arredo per evitare di impolverarli o, peggio, sporcarli nella fase del lavaggio. Procediamo con la pulizia del soffitto: può andare bene anche uno spazzolone con avvolto un panno in microfibra per catturare bene la sporcizia negli angoli.

    Dopo aver rimosso quadri e stampe, procediamo con le pareti, prima dall’alto verso il basso, e poi con dei movimenti orizzontali. Questa tecnica serve a impedire la formazione di aloni o strisce fastidiose da vedere.

    Secondo step: lavare muri di casa

    Prima di passare allo step successivo, dobbiamo assicurarci che la vernice sia lavabile: in questo caso, sia che i muri siano colorati sia che siano bianchi, possiamo agire con una spugna imbevuta di acqua e sapone neutro, ben strizzata, e poi passiamo un panno umido per rimuovere tutte le tracce di sapone dalla parete.

    Se la parete non è lavabile, invece, dobbiamo intervenire solo sulla parte interessata dalla macchia, ad esempio l’alone lasciato da quadri o mobili appoggiati al muro. Dobbiamo avere più cura di rimuovere tutti i residui per non danneggiare la vernice. Dobbiamo prestare molta attenzione poi all’asciugatura delle parti, che deve essere completa prima di ricollocare i complementi d’arredo che abbiamo spostato per pulire.

    Lavare carta da parati: come agire

    Per lavare la carta da parati dobbiamo utilizzare maggiore accortezza. Iniziamo sempre con l’utilizzo di un panno di cotone per spolverare le pareti. Poi passiamo al lavaggio: se la carta da parati è lavabile possiamo utilizzare acqua e sapone neutro, oppure acqua con un po’ di ammoniaca. Risciacquiamo con acqua pulita e un panno umido. Per asciugare, picchiettiamo con un panno morbido e asciutto.

    Se invece la carta da parati non è lavabile, dobbiamo limitarci a eliminare la polvere e intervenire solo sulle singole macchie, senza bagnare troppo la carta. Preoccupiamoci poi di asciugare con maggiore cura, per evitare che la carta da parati si danneggi.

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  • Preventivo pulizie condominio: come si redige?

    by Redazione in Servizi per la casa
    Tags: preventivi pulizie scale, preventivo condominio esempio, preventivo pulizia scale, preventivo pulizie condominiali, preventivo pulizie condominio, pulizia scale condominio
    Calcolatrice - Contabilità
    Calcolatrice - Contabilità

    Come si redige un preventivo pulizie condominio? Vediamo quali sono le voci che non possono mancare quando si ha a che fare con un servizio di pulizia condominiale eseguito da una ditta specializzata e professionale.

    Preventivi pulizia scale

    Una delle voci più importanti è senza dubbio quella del preventivo pulizia scale. Il prezzo di questo servizio varia molto, a seconda del numero di rampe, se sono interne o esterne eccetera.

    Anche il materiale delle scale può influenzare il prezzo di questo tipo di servizio perché l’utilizzo dei prodotti specifici può richiedere un investimento maggiore, o comunque delle competenze specifiche.

     

    Preventivo pulizie condominiali

    Vediamo una serie di voci fondamentali nel redigere un preventivo per le pulizie condominiali: 

    • Numero di stabili
    • Numero rampe di scale
    • Numero ascensori
    • Presenza di cantine e garage
    • Locali di servizio: pompe e caldaie
    • Accesso su strada o interno
    • Presenza aree verdi
    • Numero finestre

    Naturalmente, queste voci incidono sul preventivo in maniera diversa in base alla tipologia di intervento richiesto: le cantine e i garage ad esempio incidono sulle pulizie straordinarie ma non su quelle ordinarie, Viceversa, il numero di rampe di scale e la tipologia di accesso incidono su quelle ordinarie. Contattaci per saperne di più.

    Contattaci per maggiori informazioni

  • Idee per aiuole: come personalizzare il proprio giardino

    by Redazione in Servizi giardino
    Tags: aiuola fai da te, aiuole con lavanda, aiuole con ortensie, aiuole con palme, aiuole con rose, aiuole con tegole, aiuole fiorite sempreverdi, aiuole fiorite tutto l'anno, aiuole in pietra fai da te, aiuole moderne con sassi, aiuole progettazione, aiuole tonde, come costruire un'aiuola, idee per aiuole
    Giardino - Giardinaggio
    Giardino - Giardinaggio

    Stai cercando idee per aiuole? Vuoi progettare e realizzare un giardino da sogno senza troppa fatica? Segui i nostri consigli, oppure rivolgiti a una ditta specializzata in interventi di giardinaggio.

    Aiuole progettazione: da dove partire?

    Progettare aiuole non è un’attività semplice, specialmente se vogliamo che durino nel tempo. Dobbiamo pensare alla compatibilità tra le varie piante, alla posizione, al periodo di fioritura, all’esposizione al sole, al terreno adatto, agli abbinamenti di colore. Insomma, dovremmo farci consigliare da un vivaista esperto se vogliamo un risultato bello da vedere e duraturo.

    Dobbiamo anche prendere in considerazione il contesto in cui si andranno a inserire, se ci sono elementi architettonici di supporto, oppure dobbiamo progettarle da zero. Questa attività può essere estremamente divertente una volta eseguite correttamente tutte le operazioni preliminari.

    Aiuola fai da te: operazioni preliminari

    Innanzitutto dobbiamo ragionare su dove posizionare la nostra aiuola. Solitamente le aiuole vengono posizionate come bordature di vialetti oppure in prossimità dei muri: il loro scopo è quello di rendere gradevoli le zone di passaggio o di confine. Possiamo scegliere degli elementi naturali (come sassi e pietre) o artificiali (pensiamo alle aiuole con tegole) per personalizzarle e abbellirle ulteriormente.

    Giardino - decorazione

    Possiamo realizzare aiuole in pietra fai da te, se siamo in grado e disponiamo di tutti gli strumenti necessari. Oppure, più semplicemente possiamo realizzare aiuole moderne con sassi, con un investimento minimo. Il consiglio, comunque, è puntare ad avere delle aiuole fiorite tutto l’anno: per questo dobbiamo scegliere delle piante adatte a ottenere delle aiuole fiorite sempreverdi.

    Idee per aiuole: tanti spunti utili

    Oltre a sapere come costruire un’aiuola, è fondamentale sapere tutte le possibilità che puoi sfruttare, a partire dalla forma, fino ai colori. Vediamo innanzitutto le forme che possiamo conferire alle nostre aiuole:

    • Aiuole tonde
    • Aiuole geometriche
    • Aiuole irregolari
    • Aiuole bordate di ghiaia
    • Aiuole in pietra
    • Aiuole con tegole
    • Aiuole pavimentate ai bordi

    Per quanto riguarda i tipi di pianta, ci sono infinite combinazioni e possibilità, eccone solo alcuni esempi:

    • Aiuole con lavanda
    • Aiuole con ortensie
    • Aiuole con rose
    • Aiuole con palme
    • aiuole con tulipani
    • Aiuole con narcisi
    • Aiuole con margherite

    Contattaci per maggiori informazioni

  • Mansioni portiere di condominio: scopri di più

    by Redazione in Approfondimenti Servizi, Idee per la casa
    Tags: guardiania e portierato, guardiania notturna, mansioni portierato, mansioni portiere di condominio, preventivi pulizie scale, smistamento lettere
    Hotel - Camera
    Hotel - Camera

    Quali sono esattamente le mansioni portiere di condominio? E in cosa consiste il servizio di portierato condominiale che mettiamo a disposizione? Scoprilo con noi, ti renderai conto di quanto sia utile e conveniente delegare a una sola persona moltissime responsabilità.

    Mansioni portierato condominiale

    Un portiere di condominio deve svolgere diverse mansioni, specialmente se all’interno dello stabile ci sono esercizi commerciali, studi professionali o strutture ricettive di vario genere. Vediamo quali sono le principali:

    • Servizi di guardiania
    • Smistamento lettere
    • Pulizia aree comuni
    • Custodia locali
    • Guardiania notturna (quando prevista)

    Guardiania e portierato

    Il servizio di guardiania è estremamente collegato a quello di portierato tuttavia non coincidono: sempre più condomini si rivolgono ai servizi di vigilanza privata per le questioni di sicurezza, mentre il ruolo di portiere ha molteplici sfaccettature.

    Innanzitutto è un punto di riferimento per tutti i condomini: può segnalare problemi, emergenze, situazioni di pericolo. Oppure semplicemente può smistare la posta e prendere in consegna pacchi e corrispondenza varia. Un portiere di condominio può anche prendersi cura della tua casa quando non ci sei, e questo è un servizio impagabile.

    Chiedi informazioni sulle mansioni portiere di condominio

    Puoi chiedere tutte le informazioni di cui hai bisogno chiamando gratuitamente oppure compilando la form sottostante. Riceverai un preventivo gratuito e personalizzato, chiaro e trasparente, su cui basarti per richiedere il servizio.

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  • Mobili fatti con bancali: ricicla e crea con i nostri consigli

    by Redazione in Idee per la casa
    Tags: arredare coi bancali, creare con i bancali, divano coi bancali, letti con bancali, mensole fatte con bancali, mobili bancali legno, mobili con i bancali, mobili con pallets, mobili da giardino con pallets, mobili fatti con bancali, mobili fatti con i bancali, mobili realizzati con bancali, mobili realizzati con pallet, portavasi con pallet, scarpiera fatta con bancali, tavolino con pedane
    Raccolta differenziata - Pallet
    Raccolta differenziata - Pallet

    I mobili fatti con bancali sono una soluzione originale e fuori dagli schemi che ci permette di riciclare oggetti ancora estremamente utili dando vita a dei complementi d’arredo originalissimi. L’attenzione  verso l’ambiente che sta crescendo col tempo, ci spinge a migliorare ogni giorno l’approccio che abbiamo con le nostre risorse e di inventarci metodi sempre innovativi per far sì che non vadano sprecate.

    Arredare coi bancali

    I mobili realizzati con bancali offrono infinite combinazioni possibili: creare con i bancali può essere davvero divertente se liberiamo la fantasia e prendiamo spunto dai tantissimi tutorial che troviamo online. In particolare, sono molto gettonati i mobili da giardino con pallets, perché il legno grezzo delle pedane si sposa benissimo con gli ambienti esterni.

    Mobili con i bancali: mille possibilità

    Vediamo alcuni dei tantissimi utilizzi che si possono fare dei pallets. Giocando con le dimensioni e i colori del legno possiamo ottenere dei risultati incredibilmente vari e divertenti!

    Divano coi bancali

    Letti con bancali

    Mensole fatte con bancali

    Mobilia - Giardino
    Pallet - Letto
    Raccolta differenziata - Pallet

    Portavasi con pallet

    Scarpiera fatta con bancali

    Tavolino con pedane

    Pallet - Legna
    Mobilia - Pallet
    Pallet - Artigianato per pallet

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  • Guest house cos’è? Scopri di più

    by Redazione in Idee per la casa
    Tags: affittacamere regime fiscale, affittacamere regolamento, b&b come funziona, b&b significato, come aprire un affittacamere non professionale, differenza b&b e affittacamere, guest house cos'è, guest house normativa
    locazione - Appartamento
    locazione - Appartamento

    Se vogliamo viaggiare soggiornando in una struttura a stretto contatto con la cultura locale la guest house è la soluzione ideale. Si stratta di una soluzione molto simile al B&B ma con una particolarità: è un’abitazione privata convertita in alloggio per turisti. Ma nel dettaglio una guest house cos’è?

    Guest house normativa

    Per la normativa di questa particolare forma di struttura ricettiva dobbiamo guardare a livello regionale. Nel dettaglio: 

    • L.R. n. 13 del 06/08/2007 | Organizzazione del sistema turistico laziale
    • R.R. n. 8 del 07/08/2015 | Nuova disciplina delle strutture ricettive extralberghiere
    • R.R. n. 14 del 16/06/2017 | Aggiornamento del Regolamento del 2015

    Secondo la normativa vigente, una guest house cos’è? Si tratta di una struttura che dispone di un numero limitato di stanze, generalmente a conduzione familiare, in cui regna un’atmosfera raccolta e familiare. Spesso i servizi, come il bagno e la cucina, sono condivisi e spesso accade anche con le camere. Ovviamente dipende da struttura a struttura e dalla fascia di prezzo in cui ci collochiamo.

    Rispetto all’hotel o altre strutture, si risparmia molto con la guest house: questa infatti è la soluzione ideale per periodi medio lunghi, perché ricorda molto la condizione di affittuario ma con tutti i comfort dell’hotel, come la pulizia delle camere, il cambio della biancheria, la colazione, il Wi-Fi, l’aria condizionata, la TV e molto altro.

    B&B come funziona?

    I bed and breakfast sono strutture ricettive a conduzione familiare organizzate e gestite direttamente da privati in modo professionale. Offrono alloggio e prima colazione (B&B significato: letteralmente “letto e prima colazione”), purché il locale adibito alla preparazione dei pasti sia funzionale. Presenta inoltre spazi di condivisione familiare e l’atmosfera è molto più raccolta rispetto all’albergo.

    Differenza tra B&B e affittacamere

    I B&B sono attività che possono essere aperte solamente da privati, non da società, con o senza partita IVA, che devono risiedere all’interno della struttura. Al contrario, gli affittacamere e le guest house devono avere necessariamente un regime imprenditoriale. 

    Affittacamere normativa

    Il numero massimo delle camere di un affittacamere – come anche delle guest house – è di sei, dislocate in uno o massimo due appartamenti all’interno dello stesso stabile. Ogni camera deve avere un ingresso autonomo e l’appartamento deve essere ammobiliato. Ad eccezione della regione Umbria dove è vietata, è prevista per legge la fornitura di cibo e bevande per gli ospiti.

    Come aprire un affittacamere non professionale

    Vediamo quali sono i requisiti per aprire un’attività di affittacamere. Ricordati che per somministrare la colazione devi richiedere la denominazione di bed and breakfast. 

    • L'attività deve essere esercitata in modo saltuario nell'abitazione dove è ubicata la residenza o il domicilio del gestore.
    • È necessario registrarsi come impresa e aprire la partita IVA.
    • Devono essere presenti tutti i requisiti igienico sanitari e architettonici dell'immobile per offrire i servizi minimi (servizi compresi di wc, lavabo, vasca da bagno).
    • Servizi minimi garantiti: pulizia giornaliera, cambio della biancheria (almeno una volta a settimana), fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda e riscaldamento.
    • Il gestore deve essere sempre reperibile per qualsiasi esigenza.
    • Prima di avviare l'attività bisogna presentare la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività).

    Ricordati di contattare un’impresa specializzata per il servizio di pulizie e noleggio biancheria.

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  • Pulizia scale condominio regolamento

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: pulizia delle scale in condominio, pulizia scale condominio regolamento, ripartizione pulizia scale, ripartizione spese condominiali pulizia scale, ripartizione spese pulizia scale condominiali, ripartizione spese pulizia scale condominio, scale condominiali normativa
    Le scale - Falegname
    Le scale - Falegname

    La pulizia delle scale in condominio, e in particolare la ripartizione delle spese necessarie per effettuarla, è un argomento estremamente delicato. Vediamo a tal proposito come funziona il regolamento della pulizia scale in condominio.

    Ripartizione spese condominiali pulizia scale

    A meno che il regolamento condominiale non preveda disposizioni particolari approvate all’unanimità in sede di assemblea, le spese della pulizia delle scale condominiali si divide in base all’altezza del piano, per garantire una quota minore a chi utilizza di meno le scale o non le usa affatto.

    Questo vale in generale per gli interventi ordinari di pulizia delle scale in condominio ma non vale per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria delle scale o di qualsiasi altra parte comune dell’edificio: essendo infatti finalizzati alla conservazione di parti comuni, le spese devono interessare tutti i condomini – compresi proprietari di autorimesse, laboratori, seminterrati e negozi – ripartendo gli oneri economici per metà in base all’altezza del piano e per metà in base ai millesimi di proprietà.

    Pulizia scale condominiali normativa

    La Cassazione si è pronunciata moltissime volte in merito. Prendiamo in esame una sentenza in particolare:

    «I condomini sono tenuti a contribuire alla relativa spesa in ragione dell’utilità che la cosa comune è destinata a dare a ciascuno». E le scale «costituiscono delle parti comuni destinate a servire i condomini in misura diversa, in quanto i proprietari dei piani inferiori normalmente non usano il tratto che conduce ai piani superiori»*.

    [*] Cass. sent. n. 2328 del 6.06.1977.
    Condominio - Le scale

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  • Stirare biancheria: sai come fare?

    by Redazione in Servizi biancheria
    Tags: stirare biancheria, stirare lenzuolo, stiratura biancheria, stiratura industriale
    Lenzuolo - Set biancheria da letto
    Lenzuolo - Set biancheria da letto

    Stirare la biancheria risulta essere una delle attività più faticose in casa: questo perché non conosciamo tutti i trucchi del mestiere per farlo velocemente e senza fatica. Vediamo dei piccoli accorgimenti che ci permetteranno di stirare biancheria e non solo in poche semplici mosse.

    Stiratura biancheria: i nostri consigli

    • Evitare troppi giri di centrifuga
    • Stendere bene
    • Stirare da umido
    • Usare il vapore
    • Posizionare bene sull'asse

    Ridurre al minimo i giri della centrifuga impedisce alle lenzuola di spiegazzarsi troppo.

    Quando stendiamo il lenzuolo, cerchiamo di dargli la forma che avrà una volta stirato.

    Non dobbiamo aspettare che sia completamente asciutto: stiriamo il lenzuolo umido.

    Il vapore velocizza di molto l’operazione di stiratura e la semplifica.

    Il modo in cui lo posizioniamo sull’asse incide sul risultato finale in modo incredibile.

    Stirare lenzuolo: come posizionarlo sull'asse

    Per stirare il lenzuolo in modo efficace, partiamo dal suo posizionamento sull’asse: pieghiamolo per la sua lunghezza e in tre per la sua larghezza, poi posizioniamolo con l’orlo parallelo al bordo. L’operazione di passaggio del ferro deve avvenire con movimenti ampi e decisi, prima da una parte e poi dall’altra.

    Nel caso in cui il lenzuolo abbia gli angoli, pieghiamo il lenzuolo in due per la lunghezza e poi ancoriamo gli angoli superiori alla punta dell’asse. Quando passiamo con il ferro da stiro, tendiamo il lenzuolo il più possibile per un risultato ottimale.

    Stiriamo il lenzuolo pezzetto per pezzetto, poi ripetiamo l’operazione per gli angoli inferiori. Pieghiamo il lenzuolo in tre per la larghezza, poi diamo un colpo di ferro da una parte e dall’altra. Infine possiamo riporlo nell’armadio.

    Stiratura biancheria professionale

    Stirare biancheria, tendaggi e altri capi simili non è mai facile, specialmente se si cerca di ottenere un risultato professionale. Da oggi però puoi contattare contare su una stiratura professionale grazie a 100Mani srl.

    I nostri servizi di noleggio biancheria coprono tutta la provincia di Roma e sono rivolti principalmente alle strutture ricettive: contattaci per saperne di più.

    Contattaci gratuitamente

  • Camini Roma: quante tipologie ne esistono?

    by Redazione in Idee per la casa
    Tags: camini alti, camini angolari moderni, camini aperti su due lati, camini aperti su tre lati, camini bifacciali a legna, camini classici a parete, camini con pietre, camini grandi, camini grandi dimensioni, camini roma, camini sospesi, camini trifacciali, camini trifacciali a legna
    Camino - Design
    Camino - Design

    Stai cercando delle tipologie particolari di camini a Roma? Ecco alcuni esempi di camini che puoi farti installare o realizzare a casa tua.

    Camini angolari moderni

    I camini angolari sono un grande classico, richiestissimi in fase di progetto. Consentono infatti di arredare un angolo particolare della casa dandogli immediatamente risalto, fascino e suggestione, ma mantenendo libere tutte le pareti della casa che possono essere destinate ad altri scopi.

    Camino - Soggiorno
    Riscaldatore per muratura - Camino

    Camini bifacciali a legna

    I camini bifacciali – ossia camini aperti su due lati – sono la soluzione ideale per separare due ambienti e per garantire una perfetta visione del fuoco da entrambe le parti. Grazie alla duplice apertura, possono essere installati nella parte centrale di una stanza, all’interno di una parete, o anche essere utilizzato come elemento di raccordo tra zona notte e zona giorno.

    Camini trifacciali a legna

    I camini trifacciali – ossia camini aperti su tre lati – si presentano come un monoblocco a tre vetri in cui la visione del fuoco è davvero perfetta e scenografica. Sono una soluzione detta “a penisola”, ideale per separare gli spazi oppure l’uniformità di un’ampia parete.

    Camino - Stufa a pellet
    Camino - Stufa a legna

    Camini sospesi

    I camini sospesi sono la soluzione ideale per chi vuole orientarsi verso una tecnologia innovativa che si adatti a uno stile moderno ed essenziale. Grazie alla particolarità del suo aspetto, dona un tocco artistico agli ambienti domestici. Lo spettacolo delle fiamme a mezz’aria è davvero unico.

    Camini classici a parete

    Chi non ama le soluzioni troppo moderne può optare sui camini classici a parete, magari rendendolo unico rivestendolo o giocando con le dimensioni. I camini con pietre possono essere personalizzati in infiniti modi, cambiandone la disposizione, il materiale, la malta eccetera.

    Possiamo scegliere camini di grandi dimensioni: i camini alti e i camini grandi in generale regalano un effetto scenografico assicurato. Lasciati consigliare dagli esperti del settore.

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  • Deposito e custodia mobili Roma: a chi rivolgersi?

    by Redazione in Servizi per la casa
    Tags: box mobili, custodia mobili a roma, deposito custodia, deposito e custodia mobili roma, deposito economico, deposito mobili roma prezzi, deposito temporaneo mobili, magazzinaggio mobili, magazzinaggio mobili roma, magazzini temporanei roma
    Prodotto - Logistica di terzi
    Prodotto - Logistica di terzi

    Il servizio di Deposito e custodia mobili Roma è estremamente utile se affidato all’impresa giusta: un deposito temporaneo mobili di tipo professionale può anche coincidere con un deposito economico. L’urgenza e la fretta spesso ci portano a fare una scelta poco ponderata: 100Mani srl può offrirti servizi a 360 gradi nel mondo dei traslochi e, in particolare, ti offre il servizio di Magazzinaggio mobili Roma.

    Magazzini temporanei Roma

    Grazie al servizio di magazzinaggio mobili, una ditta specializzata potrà seguire passo passo l’andamento di tutte le tue cose personali:

    • Imballaggio
    • Catalogazione
    • Custodia
    • Consegna
    Informazione - Harvard T.H. Chan School of Public Health

    Custodia mobili a Roma

    È estremamente importante che il deposito dei mobili sia effettuato con un servizio di sorveglianza diurna e notturna: i furti infatti sono all’ordine del giorno, per questo sconsigliamo di affittare box mobili non custoditi. Il deposito con custodia è la scelta più ragionevole, considerando che esistono ditte che offrono questo servizio in modo impeccabile ma a prezzi altamente concorrenziali.

    Richiedi il servizio di Deposito e custodia mobili Roma, e chiedi informazioni circa il Deposito mobili Roma prezzi: saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

    Contattaci gratuitamente

  • Pulizia pietre: un consiglio per ogni tipologia

    by Redazione in Pulizia della casa
    Tags: come pulire il porfido, come pulire la pietra leccese, come pulire la pietra ollare, come pulire pietra lavica, come pulire pietra serena, pietra lavica lucida, pietra nera lucida, pietra vulcanica nera, pulire la pietra serena, pulire pietra refrattaria, pulire pietra serena, pulizia pietre
    Piastrella - Impiallacciatura di pietra
    Piastrella - Impiallacciatura di pietra

    La pulizia pietre è un’operazione necessaria se in casa abbiamo molti rivestimenti in pietra naturale. L’utilizzo delle pietre è molto frequente per la realizzazione di pavimenti, camini, pareti decorative, soglie di porte e finestre, piani di lavoro in cucina e ripiani in bagno. Vediamo come occuparcene in modo efficace in base alla tipologia di pietra.

    Come pulire pietra serena

    La pietra serena è di origine arenaria e proviene dalla Toscana. È stato il materiale più utilizzato in assoluto nell’architettura rinascimentale fiorentina: a oggi è utilizzata ampiamente sia all’interno che all’esterno delle nostre case: per i pavimenti, per le pareti, per i ripiani del bagno e per rivestire le scale.

    Proprio per l’utilizzo che se ne fa, la pietra serena necessita di un’accurata pulizia e manutenzione in base alla sua tipologia: satinata o lucida. È bene sapere quali prodotti utilizzare per pulire la pietra serena in modo eccellente.

    La pietra serena satinata è adatta principalmente per gli esterni, dal momento che la sua porosità la rende antiscivolo anche in presenza di acqua. Proprio perché tendenzialmente si trova all’aperto, e proprio a causa della sua porosità, tende a raccogliere detriti e fango. Per la pulizia consigliamo di lavare accuratamente per rimuovere tutto lo sporco, cospargerla di pomice in polvere che aderisca bene alla superficie (possiamo aiutarci con una paglietta di metallo) creando un impasto polveroso con i detriti, e poi eliminare tutto lo strato superficiale con l’aria compressa.

     

    Calcolo - Muro di pietra

    La pietra serena lucida invece è utilizzata principalmente per gli ambienti interni. Essendo lucida, appunto, va trattata in modo diverso, con materiali non troppo abrasivi. I prodotti ideali sono la cera d’api naturale o della pasta abrasiva a grana molto fine: entrambi vanno applicati con un pennello, lasciati in posa per circa un’ora e poi asportati con un panno di tela e successivamente con dell’ovatta. Alla fine avremo una lucidatura compatta.

    Come pulire il porfido

    Calcolo - Inserire

    Il porfido viene usato sia all’esterno, perché resiste bene alle intemperie, sia all’interno, specialmente per cucine e bagni, spesso in combinazione con il legno o altri materiali. Tra le caratteristiche principali ci sono la tenuta del colore nel tempo e la notevole resistenza ad acidi e detersivi.

    Essendo molto resistente a rotture, abrasioni e ai graffi è molto apprezzato per la realizzazione di piani di lavoro. L’unico difetto è la sua porosità, pertanto per i pavimenti consigliamo degli appositi trattamenti antimacchia.

    In caso di macchie, consigliamo di tamponare con dell’aceto e poi applicare della polvere assorbente, come il talco; rimuovere i residui con un panno. Per sciacquare, utilizziamo un normale detersivo per pavimenti (possibilmente sgrassante) e poi facciamo asciugare.

    Per le pavimentazioni esterne, risulta molto efficace l’azione di un’idropulitrice che, grazie alla pressione dell’acqua, rimuove macchie e aloni in profondità.

    Pulizia pietre: le altre tipologie

    Vediamo adesso un elenco di altre tipologie di pietre, forse meno comuni ma molto utilizzate nelle nostre abitazioni.

    Pavimento - Calcolo

    Come pulire la pietra leccese

    Essendo a grana fine, la pietra leccese è più sensibile di altre pietre naturali a infiltrazioni di vario genere, soprattutto se si trova all’esterno. Prima di procedere alla sua detersione con un prodotto delicato sarebbe opportuno rimuovere a fondo ogni residuo di sporco depositato sulla superficie. Una lucidatrice con spazzole abrasive sarebbe l’ideale per eliminare le macchie ostinate, oppure si può usare una soluzione cremosa di acqua e bicarbonato applicata localmente. Dopo aver rimosso polvere, muffa e altri residui, si può pulire con un panno in microfibra e un prodotto a PH neutro, ideale per donare alla pietra la sua brillantezza originaria. 

    Pulire pietra refrattaria

    La pietra refrattaria viene utilizzata per cucinare alcune pietanze, tra cui la pizza. Per questo è molto importante che la sua pulizia venga effettuata nel modo corretto. Innanzitutto bisogna metterla sotto l’acqua calda e con una spugna rimuovere i residui di cibo; successivamente tenere a bagno per circa quindici o venti minuti. Trascorso tale tempo, utilizzare il raschietto di plastica fornito in dotazione, oppure quello del freezer, per eliminare definitivamente ogni residuo di cibo. L’importante è non usare la carta abrasiva oppure le spazzole metalliche che potrebbero irrimediabilmente danneggiare la superficie di cui la pietra refrattaria si compone e renderla poi inutilizzabile. Risciacquare abbondantemente e poi asciugare con un panno.

    Come pulire la pietra ollare

    La pietra ollare, o pietra saponaria, è una roccia metamorfica che viene usata principalmente per realizzare lastre per cuocere i cibi sulla brace o nelle stufe. Quando ci apprestiamo a pulirla, dobbiamo ricordarci di non provocare sbalzi di temperatura; non dobbiamo utilizzare alcun tipo di detergente perché la sua superficie è troppo porosa: utilizziamo acqua e aceto oppure acqua e limone. L’ausilio di un raschietto potrebbe risultare molto utile per eliminare grumi e residui vari.

    Come pulire pietra lavica

    La pietra lavica è molto utilizzata in edilizia perché conferisce un tocco elegante agli ambienti. Tuttavia non è semplice pulirla perché è molto porosa: in un secchio d’acqua versiamo del bicarbonato di sodio e del sapone a PH neutro, poi applichiamo con l’ausilio di un panno morbido di cotone, stando attenti a non graffiare o rigare la superficie della pietra lavica lucida. Consigliamo di non versare l’acqua direttamente sulla superficie ma di utilizzare il panno ben strizzato. Inoltre non asciugare, per evitare macchie di umidità.

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